
Ora il Fmi ci tratta come appestati: «Dall’Italia rischio di contagio globale»
La mancata crescita dell’Italia preoccupa in modo crescente le organizzazioni economiche internazionali. L’ultimo grido d’allarme arriva dal Fmi , che si si esprime in toni molto forti nei nostri confronti, trattandici come appestati. Se le pressioni sull’Italia dovessero accentuarsi potrebbero esserci “ricadute globali e significative” attraverso “una maggiore avversione al rischio a livello mondiale e il riprezzamento delle attività più a rischio”. L’istituzione presieduta da Christine Lagarde, nel rapporto annuale sull’Italia in cui si riconosce come finora il contagio “è stato contenuto”. Ma un’accentuazione dei problemi dell’Italia “potrebbe spingere i mercati globali in un territorio inesplorato”.,
Bocciato il reddito di cittadinanza
Si tratta di parole di inusitata violenza, tenuto conto dell’aplomb che normalmente caratterizza sia i comportamenti sia il linguaggio dei superbanchieri globali, Segno evidente che la politica economica del governo sta diventando motivo di apprensione nelle alte sfere che guidano e orientano i flussi di capitale finanziario nel mondo. Tant’è che il Fmi boccia senza appello il reddito di cittadinanza. Il timore dell’istituzione finanziaria internazionale è che il provvedimento voluto dal M5S si trasformi in un disincentivo al lavoro: “I benefici sono relativamente più generosi al Sud, dove il costo della vita è più basso – si legge – con l’implicazione di maggiori disincentivi al lavoro così come di rischi di dipendenza dalla misura di welfare”
Dura risposta di Luigi Di Maio
Dura, come prevedibile, la risposta dei pentastellati, Le critiche del Fmi? “Hanno affamato i popoli per decenni, ora ripristiniamo un po’ di giustizia sociale. Non hanno la credibilità per criticare il reddito di cittadinanza”. Lo dice all’Adnkronos il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, rispondendo a muso duro alla ‘bacchettata’ dells <lsgsrde e del suo staff di economisti.