
Roma, librerie e teatri ko: ecco come i grillini affossano la cultura. FdI all’attacco
La politica culturale per Roma nell’era grillina viene affossata in maniera tanto disinvolta quanto irresponsabile. «I grillini hanno gettato la maschera dimostrandosi nemici della cultura e hanno bocciato la delibera di Fratelli d’Italia che proponeva la riduzione del 50% della Tari per librerie e teatri. La delibera sarebbe stata una boccata di ossigeno per quelle realtà di quartiere che sono autentici presidi di cultura e di socialità. Pr questo motivo ogni futura chiusura di queste attivitaà avrà una parte di responsabilità nei 5 Stelle al governo della Capitale, che oltre a bocciare il nostro provvedimento non hanno messo in campo alcuna misura di sostegno alle coraggiose realà che promuovono la cultura in condizioni socio economiche critiche».
La proposta di Fratelli d’Italia
A puntare il dito contro la sciagurata bocciatura della delibera presentata da FdI sono Fabrizio Ghera, capogruppo alla Regione Lazio e proponente originario della delibera, Andrea De Priamo, capogruppo in Campidoglio, Francesco Figliomeni e Lavinia Mennuni, consiglieri capitolini, Rachele Mussolini di ‘Noi con Giorgia’. Ogni giorno in Italia chiudono l’esercizio cinque librerie di quartiere. A Roma, in particolare, negli ultimi quattro anni, hanno chiuso i battenti ben 50 librerie. Il tutto nel disinteresse della politica capitolina. Da anni FdI è in prima linea per fermare il crollo culturale che sta investendo la Capitala. Di questo passo, nell’era Raggi, non abbiamo molte speranze che qualcuno potrà occuarsi con coraggio e competenza del settore.