
Senza Sanremo il film sulle foibe avrebbe fatto più ascolti. E la Rai finisce sotto accusa
Certo mandare in onda in prima serata il film Red Land-Rosso Istria è stata una scelta importante da parte della Rai, premiata peraltro dagli ascolti. Ma c’è un “però”: se non ci fosse stato Sanremo su Raiuno molti più spettatori si sarebbero magari per la prima volta accostati, attraverso il film, a un dramma per decenni sottaciuto e censurato. E forse la Rai ha fatto proprio questo calcolo cerchiobottista: sì alla messa in onda del film sulle foibe, ma in contemporanea con Sanremo, il che significa optare già in partenza per uno share dimezzato…
E’ quanto sospetta anche il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, che ha affermato: ”Nella serata dei duetti sanremesi, 871mila italiani hanno scelto di guardare ‘Red Land-Rosso d’Istria’ il film dedicato alla tragedia delle foibe: 3,7 per cento di share nonostante l’infelice collocazione nel palinsesto dominato dal Festival. Ho guardato anch’io Red Land e credo che molti altri lo avrebbero fatto se la messa in onda fosse stata in una serata meno penalizzante, magari sulla prima Rete Rai e con una adeguata pubblicità”. E così ha concluso: “Mi auguro che la pellicola possa trovare spazio adeguato, a cominciare dalle scuole, raggiungendo il pubblico più ampio possibile. E, perché no, che la Rai lo riproponga con la rilevanza che merita, per far conoscere una triste pagina di storia italiana”.