A St. Moritz l’arte italiana si presenta alla I Biennale
Con il Patrocinio dell’ Ente per il Turismo di St. Moritz, l’Università della Pace (unica università accredita all’O.N.U), l’ Università Cattolica J. Pulitzer di Budapest, la Fondazione Casorati di Malta ed il Dipartimenti Arti Visive e Spettacolo si è svolta la I Biennale di St. Moritz con l’ interessante partecipazione di un gruppo di artisti italiani che hanno presentato con le loro opere alcune tendenze che attraversano attualmente il complesso mondo dell’arte italiana. Le opere esposte hanno suscitato un notevole interesse da parte dei numerosi visitatori.
Arte lontana dal pensiero unico
La Biennale si è svolta nei prestigiosi locali del Forum Paracelsum, antica costruzione dedicata al noto medico, (astrologo e alchimista) del XVI secolo che utilizzò le particolari acque sorgive per curare numerosi malati. A giorni lo stesso Forum Paracelso ospiterà la prestigiosa mostra dedicata a Giovanni Segantini. Le opere esposte tra pitture e sculture, una per ogni artista, hanno offerto un interessante spaccato di un tipo di arte molto lontana da quel pensiero unico oggi imperante. I pittori si sono cimentati con opere di ricerca immerse in racconti e forme di lirismo plastico e di stampo figurativo. Alcune tele ricordavano le creatività degli antichi Maestri del passato. Mentre le sculture portavano una impronta di ricerca molto moderna con concessioni ad una formalismo costruttivo e di vibrazione nello spazio.
Le medaglie assegnate
Il Comitato Scientifico e Organizzativo presieduto da Egidio M. Eleuteri con le critiche Martina D’Ambrosio ed Elisa Susanna ha assegnato la medaglia d’oro al pittore Michele Maria Casorati per i virtuosismi, le tracce cromatiche e la atmosfera di linee di forza che fa vivere nei suoi lavori. La medaglia d’argento è stata vinta da Franco Accursio Gulino, per la plasticità, l’emozione, il recupero della verità, della memoria e del bello nei suoi vari cicli di dipinti. Mentre la medaglia di bronzo è stata conferita ex equo a Vincenzo Di Biase per la poesia ed il lirismo musicale delle sue opere; mentre al maestro Sergio Ceccotti per la capacità espressiva, altamente leggibile e quasi calligrafica che vive nei suoi dipinti afferenti vedute di Roma e Parigi. Sono state concesse due Menzioni d’onore, una allo scultore Francesco Ciccarelli per la forma espressiva di un lavoro in bronzo, ferro, e luci led da lui esposta; e l’altra al pittore Pasquale Potestio che ha affrontato, in una tela di grandi dimensioni, con rigore, in visione attuale, forza spirituale e creatività realistica il drammatico problema della liberazione dell’uomo dalle forze oscure che ci avvolgono.
La giuria confermata per la prossima edizione proporrà il tema “Le montagne Incantate” nel formato standard di cm 50 x 60; mentre ad un solo artista sarà dedicata la sala d’onore (premio alla carriera) dove potrà esporre numerose opere.