Ambulanti contro la Raggi: “Il 6 maggio bloccheremo Roma con 11mila furgoni”
“Lunedì 6 maggio prossimo siamo pronti a bloccare le strade della Capitale con 11mila furgoni: siamo operatori ambulanti onesti con regolari licenze e difenderemo ad oltranza il nostro lavoro dagli attacchi ripetuti del Campidoglio, ormai lontano anni luce dal principio di tutela di chi lavora nel rispetto della legge, paga del tasse e vende merce pulita.
Non ci lasceremo intimidire dalle terribili dichiarazioni contro la categoria reiterate in settimana: non cederemo il campo agli abusivi che gongolano e invadono Roma ogni giorno di più, sotto agli occhi di un Comune che tenta la voce grossa con gli onesti ed è immobile e incapace davanti all’abusivismo e all’illegalità sempre più dilagante”. Così, in una nota, Angelo Pavoncello, vicepresidente di Ana – Associazione nazionale ambulanti.
La Raggi fa prevalere gli ambulanti abusivi
“Il sindaco Raggi e la sua maggioranza vorrebbero cacciare dalle regolari soste gli “urtisti” (già gravemente danneggiati dalle azioni scellerate del sindaco Marino prima e della stessa Raggi poi) nonché gli ambulanti regolarmente autorizzati a lavorare, facendo peraltro carta straccia della legge regionale 33/99, al cui articolo 45 bis stabilisce che le attività storiche devono essere tutelate conservandone la localizzazione e la continuità della condizione lavorativa – aggiunge Pavoncello – A Roma tutte le attività su area pubblica, che hanno superato i 50 anni di anzianità, per legge sono definite storiche mentre gli urtisti scavalcano addirittura il secolo di attività. Non ci piegheremo davanti a chi vuole calpestare la legge e disconoscere il valore delle licenze”.
Pavoncello (Ana): “Bloccheremo la città”
“In compenso – prosegue Pavoncello – il Campidoglio intende mettere a punto un regolamento per legalizzare i veri ambulanti abusivi, ovvero quei cosiddetti “operatori dell’ingegno” che, senza alcun titolo e senza alcuna iscrizione alla Camera di Commercio, possono invadere ed operare nel centro storico della città. Siamo alla follia: si combatte il lavoro regolare per far spazio all’illegalità”.
“Per questo – conclude Pavoncello – siamo quanto mai determinati a bloccare la città fino a che non verrà ripristinato lo stato di diritto e la dignità degli ambulanti romani che siano urtisti oppure operatori su posti fissi fuori mercato, mercati settimanali o rotazioni”.