“Donne in campo” alla Fondazione An il 7 marzo: idee e musica per una festa anticonformista

1 Mar 2019 11:51 - di Antonella Ambrosioni

Donne in campo – Ieri, oggi, domani: squarci di vita al femminile in un contesto festoso, tra balli risorgimentali, poesie, costumi storici e riflessioni sulle varie declinazioni del femminile. Sarà un incontro davvero originale quello ospitato dalla Fondazione Alleanza nazionale il 7 marzo prossimo alle 17,30, promosso dalle riviste Realtà Nuova di Domenico Gramazio, Rivolta ideale e dal Cenacolo degli intellettuali scomodi. Per l’occasione la sede della Fondazione di via della Scrofa 39 si trasformerà anche plasticamente in un’arena, al centro della quale- coordinate da Carla Elena Cace, giornalista e presidente dell’Associazione Istriani d’Italia – si alterneranno tante voci di donne impegnate nei più disparati contesti professionali, dal giornalismo, alla sicurezza, dallo spettacolo, alla scuola alla politica, dalla medicina fino all’imprenditoria. La data del 7 marzo – e non dell’8 – risponde a una precisa scelta di campo: distinguersi dalla melassa di conformismo che spesso accompagna la Festa della donna, per dare direttamente la parola alle protagoniste che, microfono in mano, attraverso le loro storie individuali lanceranno spunti di riflessione sui temi cruciali del nostro presente.

Donne e Risorgimento

L’impostazione dell’incontro nasce da un’idea di Sabrina Valletta, medico chirurgo e appassionata di storia risorgimentale. Il taglio storico infatti farà da introduzione alla prima parte della serata, in una sequenza suggestiva di parole, musica e danza durante la quale la sala convegni si trasformerà in un’inedita pista da ballo: danzatrici in costumi d’epoca si esibiranno in balli risorgimentali, rievocando il pensiero e l’opera delle donne che hanno contribuito all’emancipazione femminile in Europa. Brani di Cristina Trivulzio, una delle protagoniste più celebri del Risorgimento, saranno interpretati dall’attrice Anna Maria Ackrmann. “La libertà ottenuta dalle donne è un filo rosso che viene da lontano – spiega Valletta – Si tratta di una libertà data dalle idee, dalla cultura, dall’istruzione, dalla fondazione di scuole e di strutture educative: tutte cose in cui tante figure di donne proprio a partire dal Risorgimento hanno investito la loro vita fino al sacrificio. Un omaggio a loro mi sembrava un bel modo, originale, di introdurre la Festa delle donne come noi la intendiamo”.

Dal Risorgimento alla Rsi

Sabrina Valletta traccerà il profilo di alcune “Donne del Risorgimento”, ricordando il filo ideale mazziniano a cui il fascismo repubblicano volle ricollegarsi: “il 7 febbraio fu la data di nascita della Repubblica romana e la stessa data venne scelta da Mussolini per il giuramento della Guardia nazionale repubblicana. Una continuità a cui il fascismo ha inteso richiamarsi. Così come lo spirito patrio e il valore del sacrificio incarnato dalle nostre Ausiliarie non poteva non guardare all’esempio delle donne del Risorgimento”.

Donne a tutto campo

Le personalità che interverranno alla serata sono davvero donne “a tutto campo”. Ascolteremo storie personali molto interessanti: ci sarà Mila Mihajlovich, giornalista e scrittrice che terrà una relazione sulle “Donne tra Est ed ovest”. Roberta Sibaud che ben conosciamo per le sue battaglie nell’Associazione donne per la sicurezza: ci parlerà della “Disabilità al femminile tra coraggio e violenza”. Matilde Cinti, insegnante, introdurrà un tema molto caro a tante famiglie in “Nuove norme per le adozioni. Abdulkadi Koss, somala, giunta in Italia nel 1989 ed ora imprenditrice, ci spiegherà cosa sia l’ autentica integrazione. Laura Allegrini, assessore e già parlamentare, parlerà della “Donne e le istituzioni”. Domitilla Baldoni, regista teatrale parlerà di un tema cruciale, “Natalità -Culle vuote”. Concetta Serata, insegnante ci fornirà un focus sulla “Scuola oggi”. Gli interventi e i saluti del Presidente della Fondazione An, Giuseppe Valentino, di Domenico Gramazio, direttore di Realtà Nuova e di Adalberto Baldoni, direttore scientifico del Cis e direttore di Storiarivista completeranno la serata.

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