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Londra, 23 marzo 2019
(Dan Kitwood/Getty Images)
Londra, 23 marzo 2019 (Dan Kitwood/Getty Images)

È l’ora dei No Brexit: manifestazione a Londra. Ma Theresa May: «Non si torna indietro»

Esteri - di Redazione - 23 Marzo 2019 - AGGIORNATO 24 Marzo 2019 alle 18:18

Londra, è l’ora dei No Brexit: in migliaia scendono in strada nella capitale britannica per chiedere un secondo referendum. Gli organizzatori affermano che i manifestanti sono stati un milione.L’appello dei No Brexit  sembra però destinato a essere snobbato dal governo. Revocare la Brexit rappresenterebbe “un’irreparabile danno alla democrazia”, Theresa May “non lo consentirà”: così ha detto una portavoce di Downing Street. La revoca sarebbe “un tradimento” della volontà popolare espressa alle urne nel 2016, ha ribadito ieri la stessa premier in una lettera inviata a tutti i deputati. “Non sta a una petizione cancellare l’esito di un referendum”, le ha fatto eco da parte sua il viceministro per la Brexit, Kvasi Kwarteng. Sul valore dell’iniziativa, al di là dei numeri oggettivamente significativi, pesa del resto qualche riserva: risultano infatti conteggiati anche cittadini non britannici e il sito parlamentare che raccoglie le petizioni è stato finora in grado di certificare la residenza nel Regno di meno della metà dei firmatari.

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