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Milano, ferocia senza precedenti di una baby gang: violenze terribili anche per 5 euro

Milano, ferocia senza precedenti di una baby gang: violenze terribili anche per 5 euro

Cronaca - di Milena De Sanctis - 5 Marzo 2019 - AGGIORNATO 5 Marzo 2019 alle 12:34

I carabinieri hanno arrestato nove ragazzini italiani tra i 16 e i 17 anni, membri di una baby gang accusata di undici episodi violenti avvenuti tra Milano e Abbiategrasso dal luglio al novembre 2018. Per cinque di loro è stato disposto il carcere e per 4 il collocamento in comunità. A tutti sono contestati percosse, lesioni, minacce, rapina ed estorsioni ai danni di coetanei e maggiorenni, con “una particolare ferocia del gruppo”. “Ferocia per 5 euro o per un cappellino”. Nell’ordinanza del gip dei minorenni di Milano si legge che «le modalità con le quali sono stati compiuti i reati denotano una particolare ferocia del gruppo, che ha agito come un vero e proprio branco». Una ferocia e una violenza messe in atto, sempre secondo il gip, anche solo per impossessarsi, come accaduto, di un cappellino o di 5 euro.

Milano, ecco come operava la baby gang

Le indagini sono state avviate a ottobre 2018 e hanno consentito di accertare le responsabilità a carico dei minori in undici differenti episodi commessi da luglio a novembre, sempre del 2018, sia a Milano sia ad Abbiategrasso. Dalle indagini, condotte con la raccolta di dettagliate denunce e testimonianze, è emerso come la modalità delle aggressioni da parte del “branco” fosse frutto di una precisa pianificazione, organizzazione e consolidata esperienza criminale.

Sempre l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip spiega che la baby gang colpiva con lo scopo di «ingenerare nelle vittime, in molti casi coetanei spesso conosciuti, paura, smarrimento e sgomento». «Questi ragazzi agivano in gruppo con finalità di sopraffazione più che predatoria», conclude il gip. A volte il bottino era “davvero esiguo” e ottenuto «con azioni spesso improvvisate, anche se messe in atto secondo un consolidato modus operandi prendono di mira vittime casuali».

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di Milena De Sanctis - 5 Marzo 2019