«Omofobi fuori dal tempo». «La natura detta legge»: scintille in tv tra Povia e Luxuria. Nel mirino c’è la famiglia (Video)

23 Mar 2019 11:41 - di Lara Rastellino

Le posizioni sono a dir poco antitetiche; le personalità assolutamente all’opposto, e malgrado si parli di amore, il comune denominatore al tema famiglia non è dato dall’affettività, anzi: e lo scontro si celebra in diretta tv nello studio di Ciao Darwin, il programma condotto la Paolo Bonolis. I duellanti chiamati a confrontarsi sul concetto di genitorialità sono Giuseppe Povia e Vladimir Luxuria, rispettivamente alla guida della squadra del Family Day e di quella del Gay Pride. Sono scintille: i colpi sotto la cintura si sprecano, sottolineati dai cori da stadio che si alzano dai banchi alle spalle dei due contendenti. Impossibile trovare la quadra: in tv come tra altri più istituzionali spazi…

Ciao Darwin, duello tv sul tema famiglia: lo scontro è tra Povia e Luxuria

Al centro del dibattito che degenera ovviamente subito in scontro aperto a favore di camera, c’è ovviamente anche il prossimo Congresso Mondiale sulla Famiglia che si svolgerà a Verona la prossima settimana e che ha già indotto i detrattori del classico schema madre, padre e figli a polemiche al vetriolo. La tv, specchio della realtà sociale, non poteva certo sottrarsi al confronto: arbiter non proprio elegantiarum, Paolo Bonolis, che pur cedendo a qualche scivolata sulla buccia di banana del politically correct, non si esime comunque dal garantire una certa imparzialità di fondo tra i due protagonisti in studio: quel Povia che a sanremo di qualche edizione fa ha portato in scena “Luca era gay”, e Luxuria, ex deputata transgender che ha eletto principi e diktat Lgbt a bandiera personale da sventolare in tv in nome della causa gender. Un duro confronto quello di ieri sera, che non si è limitato alle performances televisive, ma che è proseguito sul Corriere dove i due sono stati interpellati per una intervista doppia su omosessualità e famiglia che definire “scoppiettante” è dire poco. «Noi non contestiamo il sentimento né lo condanniamo, perché il sentimento è sacro, ma non si può negare che tutte le teste del mondo esistono grazie a un uomo e una donna. Noi difendiamo non la famiglia tradizionale quanto quella naturale, grazie alla quale l’umanità è potuta progredire nel corso della storia: esordisce Povia». «Gay, lesbiche e trans possono provare amore, che è un nobile sentimento e non può avere una classifica: non esiste un amore più meritorio di un altro. Ovunque c’è amore, rispetto e ascolto, c’è famiglia. Non facciamo famiglie di serie A o B», replica Luxuria.

Nel mirino di Luxuria il Congresso di Verona, Povia replica: il mondo esiste grazie a un uomo e una donna

Uno scontro che, malgrado una evidente diversità di consistenza tra gli argomenti portati avanti dall’una e dall’altra fazione, che a nostro parere si chiude a favore del cantautore toscano, prosegue poi con toni si fanno decisamente più aspri. E allora, se per la ex parlamentare transgender il Congresso di Verona è un «covo di fondamentalisti, omofobi, misogini, fuori dal tempo che vogliono riportare l’Italia al Medioevo. Un convegno in cui spiccano figure che teorizzano la “guarigione” dei gay», per Povia, invece, «la “famiglia naturale”, non tradizionale, è un’istituzione spontanea anarchica, comparsa sulla terra migliaia di anni fa. Non ha mai avuto bisogno di Stati, leggi o parlamenti che ne istituissero le modalità. Parlo di uomo, donna e figli. Poi esistono i sentimenti, non solo tra persone dello stesso sesso ma anche tra amici e amiche per la pelle, per esempio. Molti scordano che tutte le teste del mondo esistono grazie ad un uomo e ad una donna». Per questo il cantante si chiede, quasi retoricamente: «Ma perché oggi, difendere l’ovvio è così rivoluzionario?»…

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