Reggio Emilia, immigrato aggredisce alle spalle e molesta una 34enne alla stazione
Una violenza cieca. Non si fermava in nessun modo, nemmeno davanti alle urla disperate. L’aggressione è avvenuta alla stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Lui, un nigeriano di 35 anni. Lei, una donna 34enne. Erano pressapoco le 20, la vittima era arrivata con il treno da Modena e si stava dirigendo all’uscita dopo aver attraversato il sottopasso. È stata sorpresa alle spalle dall’immigrato. «Baby», l’ha chiamata mentre la teneva per lo zaino. Le ha bloccato ogni via di fuga, l’ha afferrata per la giacca. Le ha lacerato il collo con la giacca che le mozzava il fiato. E non si è fermato nemmeno quando la sua vittima ha urlato con la forza che le era rimasta.
La violenza all’interno della sala d’attesa
della stazione di Reggio Emilia
L’uomo, residente a Bagnolo in Piano, ha tentato di colpire la donna con un pugno prima di essere fermato dai due testimoni corsi in aiuto della 34enne. In attesa dell’arrivo dei carabinieri, il nigeriano l’ha trascinata all’interno della sala d’attesa della stazione di Reggio Emilia. L’ha gettata a terra dopo averla fatta sbattere contro la vetrata della tabaccheria. La violenta colluttazione è andata avanti fino all’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che hanno bloccato l’uomo, poi denunciato per molestie e lesioni personali. La donna è stata medicata e dimessa con una prognosi di 15 giorni per le evidenti escoriazioni e lesioni al collo.