Renzi ordina di sparare sul bunker di Zingaretti: nel Pd la guerra non finisce

13 Mar 2019 6:00 - di Francesco Storace

“Se entra lei esco io”. A Nicola Zingaretti mancava pure la cugina ripudiata di Matteo Renzi, Elisa Simoni. Ex deputata della covata toscana, uscita dal partito in contrapposizione proprio all’ex premier e ora rientrata con l’avvento del nuovo leader.
Un casino sui social. Polemiche a non finire. E Zingaretti sospetta che sia proprio Matteo Renzi ad aver dato l’ordine di aprire il fuoco contro il quartier generale. Del resto, dai e dai, la pazienza del “senatore di Scandicci” come si fa chiamare ha un limite. Prima il suo governo che ha fatto praticamente schifo a Nicola e ai suoi. Poi l’umiliante risultato delle primarie. E ancora la ricerca di una nuova sede per abbandonare la strada vecchia. Ora, pure il rientro dei “traditori” di Leu a partire dalla “cugina”… troppo per l’irascibile signorotto di Rignano.

Porte girevoli in movimento

Non esce dal Pd, ma sono in movimento abbondante le porte girevoli. E più Zingaretti avvicina nei sondaggi i Cinque stelle, più cresce l’intensità del fuoco “amico”. Renzi è uomo più di rancore che d’onore e appartiene al novero delle sue proverbiali bugie il “non farò ad altri quel che hanno fatto a me”. Figurarsi, Zingaretti preparati a stare “sereno” anche tu.
Ed è cominciato il coro social, proprio col pretesto della tessera richiesta dalla Simoni.
“Ma per favore, avvertite se i “bussanti” entrano… Per uscire io”. “Si dovrebbe creare un hashtag #StannoTornando per vigilare su questi rientri. Tanti hanno giurato di non votare PD se tornano i traditori e bisogna tenerli informati”. “Facciamole capire che tornerà quando avrà compreso bene cosa vuol fare da grande!…per ora,però,resta alla finestra…”. “3×1 3 Se ne vanno e 1 rientra”.  “Ho fatto un giro lungo anche emotivo per partecipare alle #PimariePd ma se il mio voto deve andare a un partito che si riprende una come Elisa #Simoni il mio voto se lo scordano #senzadime”. “Personaggio pessimo. Se lei riprende la tessera, altri la stanno restituendo”. “Se ci sarà epurazione anche #senzadime”. E qui ci fermiamo perché tweet simili sono tantissimi.

Il demonio non esce dal suo corpo

Per ora, Zingaretti tace. Medita la reazione. Anche se l’uomo è prudente, ha una gran voglia di cacciare Renzi, che sembra posseduto da un demonio che non vuole saperne di abbandonare il suo corpo.
Il prossimo problema, al neosegretario del Pd, glielo provocherà Massimo Zedda, lo sconfitto alle regionali sarde. Che ha già lanciato la “novità”, con la proposta di una bella alleanza con i Cinque stelle. Travaso di bile assicurato. Con Zingaretti che sarà costretto ad imbracciare l’estintore per spegnere il nuovo fuoco. Che divamperà non appena anche l’ex sindaco di Cagliari busserà alla porta d’ingresso del partito.
Passeranno anni, probabilmente, prima che a sinistra possa nascere un’alternativa decente. All’uno vale uno che sembrava lo slogan pentastellato, loro hanno preferito ognuno ne dice una. E la confusione resta grande sotto il cielo, tanto per non perdere l’antica confidenza con Mao tse Tung. Continueranno a litigare per parecchio tempo, soprattutto fino a quando Renzi non toglierà il disturbo. Sarà quello il giorno più bello della vita per Nicola Zingaretti. Nel frattempo gli toccherà soffrire…

Commenti

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  • Paolo 13 Marzo 2019

    Ma quante teste di cazzo rendono così variopinta la sinistra italiana? Proprio una situazione penta……stellare, non vi pare?

  • Carlo Cervini 13 Marzo 2019

    I piddini stanno uniti solo per governare e per continuare a derubare i risparmiatori nel nome dell’eguaglianza e dell’equità…………..parapà………parapà……..parapà.

    Volete sapere perchè i piddini non prendono mai l’influenza…………..perchè anche i virus hanno una “dignità”…………….loro no !

    • Francesco Storace 13 Marzo 2019

      noi non piangiamo