Roma, a Torpignattara più moschee abusive che chiese (e non solo). La denuncia di FdI

29 Mar 2019 17:00 - di Redazione

Risse, traffico di stupefacenti, atti delinquenziali. Una delle periferie storiche di Roma, Torpignattara, ha perso il suo volto e la sua anima popolare. «Non è solo più una questione di identità di una zona nella quale gli italiani sono oramai stranieri e ci sono più moschee, peraltro abusive, che chiese». A denunciare la situazione drammatica vissuta dai residenti sono Fabio Sabbatani Schiuma e Daniele Rinaldi, rispettivamente capogruppo e coordinatore di FdI nel Municipio V. «Non è nemmeno solo una questione di legalità, dove l’abusivismo commerciale la fa da padrone e minimarket, frutterie e autolavaggi proliferano, spesso allo scopo solo di eludere la legge sui permessi lavorativi di soggiorno e comunque in barba a ogni regolamento, al cui rispetto gli italiani sono invece tenuti fermamente. Non è solo una questione di degrado urbano, di rifiuti, di illuminazione, di verde abbandonato, dove i Cinquestelle che governano Comune e Municipio sono i primi responsabili. Oramai è una questione di sicurezza, anzi, meglio, di sopravvivenza, tra risse, buio e spaccio. Noi denunciamo continuamente, presentiamo interrogazioni, siamo andati anche in Prefettura con delegazioni di cittadini, ma nulla. Qualcuno intervenga, il Prefetto, la Raggi, Salvini…» .

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