Sette sataniche, la denuncia: oltre mille persone sparite in dieci anni in Italia
È sempre più allarme sette sataniche. «Negli ultimi dieci anni oltre mille persone sono scomparse, solo in Italia, perché appartenenti a sette o congregazioni pseudoreligiose». Lo denuncia Jole Santelli, vicepresidente della commissione antimafia di Forza Italia, che ha presentato un disegno di legge – in via di definizione – che prevede con l’introduzione dell’articolo 613.1 del codice penale, il reato di manipolazione mentale, e l’istituzione di un fondo per l’erogazione di elargizioni alle vittime del reato.
Satanismo, ddl per introdurre il reato di manipolazione mentale
Il ddl si propone quindi di dare una risposta ai quattro milioni di italiani coinvolti, direttamente o indirettamente, in una delle oltre cinquecento organizzazioni settarie che, grazie al vuoto normativo presente nel nostro Paese, si stima operino sul nostro territorio. In Italia, infatti, una legge sulla manipolazione mentale in grado di inquadrare gli abusi non esiste. L’unico procedimento per plagio risale al controverso caso Braibanti del ’64. E intanto il numero delle vittime delle sette cresce. A portare alla luce il mondo sommerso dell’occulto in Italia sono stati Flavia Piccinini e Carmine Gazzani nel libro-inchiesta Nella setta. «Grazie al loro libro – dice ancora Santelli – è stato scoperchiato un pentolone che vede migliaia di nostri connazionali vittime di fanatismo e di torture psicologiche, private dai loro beni e dalla loro identità. Sono certa che su questo punto troveremo un largo consenso in Parlamento. È incredibile – annota ancora – che ogni tre giorni una persona solo in Italia scompaia a causa di queste organizzazioni criminali che hanno il solo obiettivo di distruggere la personalità degli individui accumulando ricchezze e beni».
Il libro inchiesta “Nella setta”
I due giornalisti fingendosi aspiranti adepti, hanno incontrato ex membri ed esperti, e hanno così ricostruito gangli politici ed economici che rendono queste organizzazioni così potenti e aggressive. Si va da ”celebri” realtà internazionali come Scientology, la comunità fondata da Ron Hubbard che conta divi di Hollywood come Tom Cruise o John Travolta e che in Italia ha la sua cattedrale in cemento e vetri alla periferia di Milano. A comunità fisiche come Damanhur, città stato nei boschi piemontesi, con proprio credo, moneta, lingua e usanze (come il matrimonio a tempo). Costruita intorno al culto di Horus e del suo capo Oberto Airaudi alias Falco, è assurta alla cronaca per il Tempio dell’Umanità, il più grande ipogeo al mondo, scavato nella roccia della montagna. E poi ancora, i centri Upm di Mario Piranesi (Un Punto Macrobiotico), nel mirino di una delle più sconvolgenti inchieste giudiziarie che hanno mostrato all’Italia abusi economici e psicologici, corpi martoriati da diete estenuanti, persone ridotte sul lastrico. Per non parlare dei bambini inspiegabilmente dati in affido al Forteto, comunità fondata da Rodolfo Fiesoli, il profeta, nel Mugello, che ancora oggi non trovano giustizia. L’indagine ripercorre le vie del denaro dei Testimoni di Geova o della Soka Gakkai, dal 2016 riconosciuta come religione dal governo italiano (con diritto, quindi, all’8 per Mille). Fino all’Archeosofia dell”’esoterista eclettico” Tommaso Palamidessi, i cui «rituali sono pressocché copiati da quelli della massoneria: si viene legati, incappucciati e spintonati in un tempio». Più un intero capitolo dedicato a organizzazioni settarie mai venute fuori (le cosiddette sette di provincia). Ne emerge un quadro sconvolgente e inaspettato, tra tecniche di love bombing, dossieraggi, continue richieste di denaro, prove che minano il corpo e maratone di disistima e alienazione.
L’unica verità è che questa è un’operazione commerciale per riuscire a vendere un pessimo libro e procurare clientela per interessi privati (http://antisette.blogspot.com/2019/01/antisette-carmine-gazzanni-flavia-piccinni-odio-lucro-nellasetta.html).
Ciò che risulta davvero paradossale è come certi politicanti strombazzino cifre assolutamente casuali e prive di congrua documentazione: «oltre mille persone sono scomparse, solo in Italia», ma quando mai l’hanno dimostrato con numeri e dettagli? Al contrario, la lobby «anti-sette» non ha fatto altro che evidenziare contraddizioni e inattendibilità!
Più preoccupante che ridicola è anche la propaganda per il reato di «plagio» (di memoria fascista): a quando la «polizia del pensiero»?
Addirittura per rendere il tutto più sensazionale si arriva a frasi come questa: «ogni tre giorni una persona solo in Italia scompare (…)». A me questo pare terrorismo, visto e considerato che sono numeri per lo più inventati.
E se ci si occupasse dei veri problemi della gente, invece che cercare di razzolare voti?
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