
Toto Cutugno: «Nessuno si permetta di dire che sono una spia comunista» (video)
«Al concerto a Kiev, quattromila persone». Toto Cutugno reagisce alla accuse di spionaggio “comunista”. Lui, con la sua musica, vuole «emozionare» e «non deludere». L’artista, tra i più amati cantautori italiani, procede sulla sua strada dopo le polemiche. «Ho invitato il deputato che ha scritto la lettera a venire al concerto perché voglio conoscerlo e stringergli la mano e magari dopo aver ascoltato le mie canzoni cambia opinione su di me e capisce che io sono uno vero e faccio questo mestiere con amore e giro il mondo per far ascoltare le mie canzoni», afferma Toto Cutugno atterrato a Kiev e raggiunto dalle telecamere de La Vita in Diretta, il programma di Rai1 condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi.
Dopo aver accartocciato simbolicamente la lettera di uno dei deputati della Verkhovna Rada dell’Ucraina inviata la scorsa settimana al capo della Sbu (i servizi di sicurezza del Paese), Vasyl Hrytsak, per chiedere di inserire Toto Cutugno nella blacklist, il cantautore ha spiegato di non voler seguire Al Bano nella richiesta di risarcimento danni: «Al Bano è mio fratello, ci siamo sentiti mi ha fatto parlare col suo avvocato per quella cosa che vuol fare ma noi rinunciamo perché vogliamo stare tranquilli e fare la nostra musica», dice. E aggiunge però che il deputato «non può dire che io sono una spia filocomunista: è un’offesa alla mia dignità di uomo, non può dirlo se non ha le prove. Tiri fuori le prove e io pago quello che devo pagare».