Alla Rai di Foa e Fazio c’è un algoritmo rosso che fa spadroneggiare il Pd

3 Apr 2019 6:00 - di Francesco Storace

Foa se lo tiene, Fazio non se ne va, vince il Pd. E’ questa la “nuova” Rai che proprio non riesce a fare meno delle marchette rosse. Ci deve essere qualche “algoritmo” che serve a far spadroneggiare il Pd. Sarà certo reducismo postcomunista…
Il partito democratico un anno fa precipitò al 18 per cento dei voti. I sondaggi migliori gli attribuiscono il 20-21, in Parlamento i suoi deputati e senatori pesano ancora 18%.
Ma una strana regoletta del servizio pubblico radiotelevisivo regala a Zingaretti e soci uno spazio inusitato. Anche perché finora ci è stata raccontata la storiella di un’informazione in tutti i generi di trasmissione che vuole un terzo del tempo al governo (e cariche istituzionali), un terzo alla maggioranza, un terzo all’opposizione.

La faccia tosta di lamentarsi

Manco per niente. Il Pd si pappa ben più del tempo che dovrebbe riguardare la voce di tutte le minoranze (Leu a sinistra, Forza Italia e Fratelli d’Italia a destra) e ha pure la faccia tosta di lamentarsi.
Il Secolo d’Italia ha consultato l’ultimo mese disponibile dei dati dell’osservatorio dell’Università di Pavia ed è uno spettacolo rosso horror. Il periodo preso in esame va dal 23 febbraio al 22 marzo di quest’anno. Le stesse primarie del Pd (4 marzo) sono state usate per oscurare tutto il resto dell’informazione, sia se proveniente dal governo che dalle altre forze politiche.
Clamorosa la prima settimana presa in esame, quella dal 23 febbraio al primo marzo. Gli esponenti del Pd hanno parlato ai microfoni Rai per il 33,3 per cento del tempo. Un dato esagerato, se si pensa che i servizi sulle loro primarie hanno portato via il 27% del tempo complessivo. Cioè il Pd parla direttamente molto di più di quanto se ne parli. Ovvero, non fa notizia quanto vorrebbero i suoi alfieri che prendono da noi lo stipendio grazie alla Rai. Ma deve per forza avere spazio.
24,7 nella seconda settimana, 26,2 nella terza, poco sotto il 20 nell’ultima, quella che si è conclusa il 22 marzo, quando anche i signori della lottizzazione hanno dovuto tirare un po’ il freno, anche se a velocità sempre e comunque superiore rispetto ai dati elettorali e alla rappresentanza parlamentare.

45% del tempo nelle trasmissioni di approfondimento

Particolarmente preponderante la presenza piddina nelle trasmissioni di approfondimento, a conferma di un pericoloso trend che avevamo già evidenziato su questo giornale qualche tempo addietro. Nei programmi che determinano gli orientamenti popolari, il pd arriva anche a vette del 45% come se governo, istituzioni e altre forze politiche non esistessero. Tutti dietro l’uscio a fare la fila: prima il Nazzareno
E’ evidente che si tratta di un andazzo intollerabile, che non può essere spiegato solo con Fabio Fazio e compagnia. Il presidente Foa e l’amministratore delegato Salini hanno il dovere di verificare che cosa sta succedendo. Perché c’è questa sovraesposizione ingiustificabile rispetto ad un partito che non deve godere di privilegi informativi rispetto ad altri. Tanto più che gli vengono garantiti anche col canone che paghiamo pure noi che non lo votiamo.
Ci si svegli a viale Mazzini e a Saxa Rubra. Perché se si continua a dormire sugli allori e sulle dorate poltrone della Rai, l’esame analitico di ogni Tg e di ogni rete farà arrossire di vergogna più di qualcuno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Giuseppe Forconi 5 Aprile 2019

    Ho smesso di ascoltare la RAI gia’ da tempo, mi fido solo dei computer. Ascoltarla e’ come raccogliere in un secchio un puzzolente vomito. Cosa altro puo’ fare la sinistra ?…… ben poco.

  • Enzo Frauli 3 Aprile 2019

    Grazie dell’ articolo, Bravi
    Speditelo alle email dei parlamentari 5stelle.
    Forse gli è utile.
    Bravissimo Francesco Storace, hai messo il dito nella piaga.
    Non credevo ai miei occhi quando ho letto questo tuo articolo.
    Saluti Enzo Frauli

  • salvatore 3 Aprile 2019

    se risponde a vero e’ una intollerabile vergogna

  • Lisetta 3 Aprile 2019

    Un assurdo continuare a pagare tanto un personaggio che non ha senso d decisamente di parte PD.
    Foa doveva cambiare tutto e invece nulla. Bisogna metterlo in riga.

  • Albert 2019 3 Aprile 2019

    Ma la commissione di vigilanza Rai a che serve? Possibile che Lega, FdI, M5S, ecc., non sappiano emanare una apposita risoluzione per ristabilire gli spazi Rai nei tg e altrove alle varie forze politiche in base al loro effettivo peso? Lasciamo perdere Foa, averlo eletto è stato il peggiore errore.

  • Carlo Cervini 3 Aprile 2019

    Sai che scoperta…………..dopo il ’68 la DC, per quieto vivere, ha abbandonato alle sinistre la cultura, la scuola e l’università e grazie ai concorsi e ai titoli accademici comperati dal 26/30 politico il PCI e derivati hanno occupato militarmente la RAI e tutti i media. Il fallimento dell’UNITA’ ha impestato di giornalisti tutti i quotidiani principali e tramite i comitati di redazione e il sindacato preso tutti i direttori e la linea politica/editoriale……………..ci vorrebbe una pulizia etnica, ma ormai è troppo tardi.