“Ciao Darwin”, una testimone: «Gabriele cadde e ci sembrò subito molto grave. Ci dissero…»
«Ci hanno chiesto di non parlare con gli altri concorrenti al fine di non spaventarli». A sottolinearlo in una intervista a Fanpage.it è Emanuela Fan, una delle concorrenti di Ciao Darwin che ha preso parte al Genodrome insieme a Gabriele Marchetti, il concorrente romano che rischia di rimanere paralizzato dopo la brutta caduta durante l’attraversamento dei rulli. «Siamo usciti perché è fuori il posto dove si fa questo gioco e ci hanno fatto partire per la gara. Ho notato subito – racconta Fan – che alcune cose non erano proprio facilissime, anche un pochino pericolose. Anche la salita saponata, non tanto la salita ma la discesa, troppo piccola e si rischia di farsi male anche lì. Al gioco dei rulli, un primo ragazzo è passato al volo. Un secondo è caduto, pare si sia fatto un po’ male ma nulla di grave». «Poi – continua la concorrente – è andato Gabriele, caduto in modo rovinoso, rovinoso. Cascato proprio male. Vista da lì, era molto brutta. Ci siamo accorti che lo portavano su dei sommozzatori e abbiamo notato che non si muoveva. E ci siamo subito allarmati. Ci diceva che non riusciva a muoversi e non riusciva a respirare».
Ciao Darwin, il racconto dell’incidente
«L’ambulanza – racconta ancora Fan – era lì. Lo ha trasportato al Sandro Pertini. I soccorsi sono stati immediati, non posso negarlo. Mi sono spaventata tanto, però». A quel punto «ci hanno poi fermato, ci hanno dato delle coperte, ci hanno messo vicino al caldo e poi in un container. Eravamo bagnatissimi con queste imbracature di sicurezza, insomma, abbiamo tolto qualcosa, ma quella imbracatura bagnata e imbottita l’abbiamo tenuta. E si gelava con quelle cose». Quanto all’incidente di Gabriele «ci hanno rassicurato e ci hanno chiesto di non parlare con gli altri concorrenti al fine di non spaventarli. Mi sento molto in colpa di non aver avvisato gli altri, perché poteva succedere qualcosa anche a loro». Prima di cominciare il Genodrome, racconta ancora Fan, «ci hanno dato una serie di avvisi, tra cui quello di non ostacolare la caduta, di accompagnarla e di lasciarsi cadere. E io a quel punto mi sono allarmata, ci dicevano: “Se ti viene da cadere, accompagnala e non restare sul rullo”. Questi rulli sono tosti, non sono morbidi. Lo spazio tra un rullo e l’altro è fatto e pensato per far cadere la persona, ma la piscina non è molto alta. Probabilmente, questo ragazzo è caduto sul fondo, ma queste considerazioni le abbiamo fatte solo dopo. Il gioco dei rulli è pericoloso perché arrivi stanco, zuppo e sporco da altre prove».
Dopo l’infortunio, sottolinea la concorrente, «è venuto anche Bonolis dove stavamo noi, c’erano alcuni che dicevano: “Quel Genodrome non andrà mai in onda perché questo ragazzo si è fatto male…”. Vedere andare via una persona che gareggia con te con la barella, non è stato piacevole. Ora non le so dire chi, ma era dello staff, la mattina dopo io gli dico: “Dimmi la verità, si è fatto male?” E lui ha abbassato lo sguardo. Non mi ha risposto, ma non era difficile capire che era grave».