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Due poliziotti aggrediti a Torino nel nome del fanatismo religioso: “Allah akbar”

Due poliziotti aggrediti a Torino nel nome del fanatismo religioso: “Allah akbar”

Cronaca - di Redazione - 21 Aprile 2019 - AGGIORNATO 22 Aprile 2019 alle 11:38

Ormai siamo all’emulazione. E alle gesta che nel nome del terrorismo islamista si compiono in tutto il mondo anche a in Italia non manca chi tenta di compiere l’impresa. È accaduto nella città di Torino contro due poliziotti e a parlarne è stato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, oggetto delle minacce assieme al presidente Mattarella.

“Allah akbar”

“A Torino un uomo, verosimilmente straniero, ha aggredito due poliziotti colpendoli con una sbarra di ferro (nella foto) mentre urlava ‘Allah Akbar’. Portato in questura, ha gridato insulti contro il presidente Mattarella e il sottoscritto”.

Lo dice Salvini, che aggiunge: “Uno dei poliziotti è stato ferito alla testa, l’altro alla mano. A loro vanno il nostro grazie e il nostro augurio di pronta guarigione: sto seguendo personalmente la vicenda. Nessuna tolleranza per balordi e violenti che attaccano le forze dell’ordine”, conclude il ministro. Il fatto è accaduto in via Cuneo, all’altezza di alcuni capannoni usati da Esselunga come deposito.

Troppi attacchi

E’ evidente che il clima di tensione si sta diffondendo anche nel nostro paese ed e’ auspicabile un significativo rafforzamento delle forze di sicurezza. Ormai non c’è più alcun limite alla sfrontatezza estremista che accompagna gesti del genere. Per fortuna i due poliziotti sono sottoposti a cure mediche e non rischieranno la vita. Ma quanto accaduto è davvero gravissimo e non ci si può più limitare alla solidarietà. Sempre più spesso le forze dell’ordine sono sottoposte ad attacchi scriteriati e lo Stato ha il dovere di sostenere il loro sforzo. Salvini ha fatto bene a manifestare vicinanza agli agenti e lo devono capire soprattutto quanti in Italia continuano a sottovalutare il pericolo che viene dal fanatismo religioso.

Tanto più che proprio a Torino sono settimane che si accendono i focolai più disperati di violenze che vanno rapidamente spenti. Ne va della sicurezza di tutti i cittadini. Che sono sempre più esposti ad una marmaglia che pensa di poter continuare a fare quel che gli pare, senza rispetto per la legge.

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Ci sono 3 commenti

  1. Paolo D'Amicodatri ha detto:

    <arrestate quel giudice che lo ha messo in liberta'
    la rovina dell'Italia passa per l'incapacita' dei giudici , troppi errori , troppi migranti rimessi in liberta' , vanno punito anche i giudici che sbagliano

  2. gianni 53 ha detto:

    Ma tanto ce li vedremo subito liberati dai giudici, con le motivazioni più impensabili di questo mondo. Non mi meraviglierei che anche stavolta, come successo a Milano, l’aggressore venisse subito liberato solo perché non è riuscito nell’intento omicida.

  3. roberto ha detto:

    Sparare a vista, senza tergiversare inutilmente

di Redazione - 21 Aprile 2019