Ecco l’anti-Greta: è svedese, sovranista e antigender. Chi è la 15enne Izabella Nillson
La definiscono l’anti-Greta sovranista e antigender. E, come Greta Thunberg anche la quindicenne Izabella Nilsson Jarvandi arriva dalla Svezia. Ma lei, l’anti-Greta, si batte contro l’immigrazione selvaggia e l’ideologia gender.
Sul suo profilo Twitter, Izabella si presenta così: «una giovane attivista politica contro il globalismo, che cerca la verità e la giustizia per la mia amata Svezia».
L’anti-Greta svedese non sembra per nulla intimorita dal ruolo di oppositrice a quella che la sinistra radical chic si è scelta come icona e bandiera.
E annuncia battaglia definendo «genocidio del popolo svedese» le politiche liberal del suo paese verso l’immigrazione.
Lunghi capelli neri e occhi scuri, Jarvandi, non ha problemi a scontrarsi sui social con gli hater che la tempestano di post offensivi. Risponde a too. E si trova a suo agio non solo sul web.
L’attivista anti-Greta Ha tenuto comizi pubblici davanti ai palazzi del potere. Ed ha solidarizzato apertamente anche con il premier ungherese Viktor Orban per la sue chiusure nei confronti degli immigrati e clandestini.
Ma Izabella non si limita a sostenere posizioni sovraniste.
E’ anche favorevole a politiche per la famiglia e combatte la cosiddetta ideologia gender, quella che sostiene che le differenze di comportamento fra maschi e femmine derivano dall’educazione. E che non prevedono un padre e una madre.
A marzo l’attivista anti-Greta è stata protagonista di un durissimo dibattito su Twitter contro quello che ha definito «l’indottrinamento gender nelle scuole svedesi».
Definisce «assurdi» i testi svedesi i cui protagonisti sono «una ragazza con un pene», «un ragazzo con una vagina» o individui che sono al tempo stesso «un maschio e una femmina».
Ma la vera bestia nera di Izabella sono gli intellettuali liberal di sinistra e l’ideologia del politically correct. Per questo è diventata popolarissima negli ambienti sovranisti e degli integralisti cristiani.
L’anti-Greta, naturalmente, non può non averne anche per Greta Thunberg: «Se non sei nemmeno abbastanza uomo o donna per difendere la tua gente – ha scritto sui social scatenando un putiferio di commenti -, allora come diavolo dovresti essere lì per il resto del mondo?».
finalmente una giusta! la penso esattamente come lei. Lei per la Svezia, io per l’Italia
E vai con l’ennesima buffonata di distrazione di massa: l’ambientalista contro la sovranista, uhm…. ma che interessanti queste nuove frontiere dell’iniziativa politica femminile. Fate, fate, fatevi pigliare per benino per il cxxo, ora avete qualche altra su cui schierarvi oltre alla Juve in Champions e i diritti dei migranti.