Enrico Bartolini – Mudec – Milano
Enrico Bartolini – Mudec
Via Tortona, 56 – 20144 Milano
Tel. 02/84293701
Sito Internet: www.enricobartolini.net
Tipologia: ristorante
Prezzi: 125€ per antipasto, primo e dessert
Giorno di chiusura: Domenica; Lunedì a pranzo
OFFERTA
A soli 39 anni Enrico Bartolini ha già all’attivo ben 5 stelle Michelin, due per il suo ristorante omonimo aperto all’interno del Mudec a Milano, una per il Casual di Bergamo, la quarta per L’Andana di Castiglione della Pescaia e la quinta per il Glam di Venezia. Ovviamente lui non ha il dono dell’ubiquità, ma a quanto pare ha saputo formare degli eccellenti collaboratori che portano avanti egregiamente il suo lavoro. Essendo il Saporario una guida cittadina, abbiamo dunque provato il ristorante situato al terzo piano del Museo delle Culture a Via Tortona, dove tra l’altro lo chef cura anche la gestione del bistrot al piano terra. Il menù, oltre a comprendere i singoli piatti (3 per ogni portata, tranne i dolci), propone anche due percorsi degustazione (da 145 e 180€) a cui si possono affiancare abbinamenti enoici. Se invece si vuole scegliere la propria bottiglia, allora basta sfogliare la completa carta dei vini che contiene interessanti etichette sia italiane che francesi dai ricarichi alti. Dopo alcuni appetizer gentilmente offerti – finta oliva ripiena di Vermouth e pomodoro, finta carota, melanzana moderna, caramella alla cipolla e un croccante fagottino ripieno di foie gras – abbiamo assaggiato una delicata spuma di patate con uova di salmone e capperi dove la sapidità del pesce andava a controbilanciare perfettamente la dolcezza dei tuberi, accompagnata dal pane fragrante fatto in casa e, su richiesta, da un ottimo olio servito direttamente al tavolo. A seguire, ottima la ventresca di tonno con fave, taccole e calamaretti spillo, dove la grassezza del pesce era supportata dalla piacevole acidità della salsa su cui era adagiato, ed eccellente il risotto Arlecchino, una pietanza in cui il riso mantecato con erba cipollina e un po’ di burro viene versato direttamente al tavolo sul piatto che contiene una serie di emulsioni a base di verdure, tra cui il peperone che, anziché coprire tutti gli altri ingredienti, li esalta magnificamente; spetta al cliente, poi, versare mano mano e a suo piacimento il resto del risotto servito in un pentolino di rame. Un piccolo dado realizzato con del cioccolato bianco e ripieno di mandarino e lampone preannuncia il dessert, una rivisitazione (a nostro avviso poco riuscita) del classico tiramisù qui profumato al caramello, aceto balsamico e capperi, seguito da una piccola pasticceria in cui spiccava la piccola bomba ripiena di crema pasticciera.
AMBIENTE
L’unica sala è molto luminosa grazie alle ampie vetrate che affacciano sui tetti circostanti. L’arredo è minimale ed elegante, con tavoli ben distanziati e con una bella mise en place.
SERVIZIO
Professionale, cortese e simpatico.
Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –