Genocidio degli Armeni, ora la Turchia minaccia l’Italia: “Ci saranno conseguenze per voi”
La Turchia è sempre più arrabbiata con il parlamento italiano, reo di aver votato una mozione che riconosce il genocidio degli Armeni. La Camera dei deputati italiana ha “strumentalizzato” la storia ed il diritto definendo un “genocidio” l’uccisione degli armeni nel 1915. Lo ha affermato il presidente del parlamento turco, Mustafa Sentop, commentando l’approvazione alla Camera della mozione bipartisan che impegna il governo a “riconoscere ufficialmente il genocidio armeno”. “La Camera italiana ha soppiantato i tribunali internazionali e ha cercato di giudicare su un crimine specifico chiaramente definito nel diritto internazionale come il genocidio, strumentalizzando la storia ed il diritto”, ha dichiarato Sentop, citato dall’agenzia di stampa Anadolu, nel corso di una riunione della Nato ad Antalya. “È inevitabile che questa mozione si rifletterà in vari modi sulle relazioni con l’Italia, nostro partner strategico con cui abbiamo legami storici ed una cooperazione commerciale molto intensa. Come tutte le iniziative che politicizzano la storia, anche questa mozione non ha alcuna validità per la Turchia”. Così il ministero degli Esteri turco in una nota diffusa dall’ambasciata di Ankara a Roma. Ankara ce ne ha anche per la Francia: la Francia è l’ultimo Paese che può “dare lezioni” alla Turchia sul genocidio. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, commentando la decisione del governo francese di celebrare il 24 aprile la giornata per la commemorazione del genocidio armeno. “La Francia dovrebbe pensare alla pagina nera della sua storia in Ruanda ed Algeria”, ha affermato Cavusoglu. Secondo il ministro degli Esteri turco, non è compito dei politici “giudicare gli eventi storici”. E pensare che la sinistra caldeggiava l’ingresso della Turchia nella Ue…
Soddisfazione degli Armeni in Italia
Soddisfazione invece degli Armeni in Italia: “È un primo passo, ma siamo a 104 anni dagli eventi. Quanto ancora dobbiamo aspettare? Nel frattempo con l’omertà e il silenzio, soprattutto in Turchia i vari governi hanno continuato a commettere ingiustizie contro le minoranze”. È il commento personale di Lourian Minas, presidente dell’Unione Armeni d’Italia, all’indomani dell’approvazione alla Camera della mozione bipartisan che impegna il governo a “riconoscere ufficialmente il genocidio armeno”. In una dichiarazione ad Aki – Adnkronos International Lourian dice di volere piuttosto “una legge” perché “allora sì che un atto politico del genere potrebbe porre la Turchia nella condizione di dover rivedere le sue posizioni negazioniste”. Lourian ci tiene a sottolineare di “essere favorevole al dialogo con i turchi”. Come altri esponenti e rappresentanti della comunità armena, ricorda la risoluzione del novembre del 2000 con cui la Camera dei deputati già riconosceva il genocidio degli armeni. “Dal 2000 ad oggi non abbiamo visto alcun cambiamento”, osserva, chiarendo che l’Unione Armeni d’Italia “non è stata interpellata” durante il lavoro per mettere a punto la mozione. Lourian, nipote di un sopravvissuto, afferma di “apprezzare l’impegno di molti parlamentari che hanno voluto proporre questa nuova mozione”, pur dicendosi “perplesso” per la scelta di Forza Italia di non sottoscriverla e “ferito per il fatto che durante la votazione della mozione gli scranni del governo fossero vuoti”. “Ringraziamo coloro che hanno portato avanti questo piccolo passo all’interno del Parlamento però – conclude – non mi aspetto più nulla di concreto”.
Mah, sono molto perplesso dal titolo di questo articolo, perché, a parte i paladini dei migranti, ho constatato che anche nelle liste del cosiddetto cdx ed in particolare in fratelli d’Italia, ci sono molti candidati che sostengono tali signori e signore e non vogliono, assolutamente, sentire parlare di famiglia tradizionale, riuscendo, in tal modo, a perdere più voti di quelli che guadagneranno con le loro aperture moderniste!
ma chi?
Tutto quello che volete, ma fate in modo di non far entrare la Turchia in Europa, sarebbe la fine del cristianesimo e della storia, almeno fino a quando esiste erdogan al mando di quel paese, poi anche dopo c’e’ da pensarci due volte.
Ecco che,ogni volta che si toccano le nefandezze della Turchia e degli islamici,vengono fuori le vere opinioni e i veri atteggiamenti di questa gente.
E pensare che sia i sinistroidi che altri paesi della UE caldeggiavano il suo ingresso nell’Unione Europea,dimenticandosi,per puro interesse personale,della loro lunga storia,riportata in auge da Erdokan.
Addirittura l’Unione Europea ha concesso milioni di euro a questo despota e antidemocratico.