L’addio di Toti a Forza Italia: «La barca sta affondando, faccio un nuovo partito»

8 Apr 2019 16:27 - di Redazione

È «pronto» per un nuovo partito, perché «Forza Italia si sta spartendo l’ultima fettina di torta» e lui non vuole affondare con la barca azzurra. Per annunciare la sua imminente svolta, Giovanni Toti ha scelto Il Fatto Quotidiano, e di per sé questo è già un messaggio. «Ragiono su quello che vedo. Si era al 25, poi al 20, poi al 15, al 10, prevedo come prossima tappa il 7%. Analizzo la realtà, guardo, ascolto la gente. E mi dico: io non mi farò annientare. Se vogliono toccare l’abisso, prego. Si accomodino», si legge nell’intervista.

«Certe espressioni non sono nel mio vocabolario»

Toti, in realtà, ha disconosciuto i toni del colloquio con Antonello Caporale, postando un tweet nel quale si legge che «certi toni e certe semplificazioni non sono nel mio vocabolario». La sostanza, però, non sembra essere in discussione: il governatore della Liguria è pronto al divorzio da Silvio Berlusconi, di cui è stato a lungo pupillo e consigliere politico. Un approdo che non arriva a sorpresa e che, anzi, tutti si aspettavano come esito di una progressiva presa di distanza e delle continue frizioni che sono culminate con il forfait all’assemblea nazionale di Forza Italia.

Toti pensa al partito del «ma anche»

Un nome per il partito ancora non c’è, «per adesso abbiamo l’associazione: Change», ha spiegato Toti, che però ha già definito con chiarezza la fisionomia del nuovo soggetto. Sarà moderato, inclusivo, equilibrato, «né di qua, né di là». Un partito centrista che, secondo quanto riferito da Il Fatto, Toti avrebbe indicato come «il partito del ma anche», che dovrebbe tenere insieme «sicurezza, ma anche libertà civili», che non sarà «razzista, ma neanche arrendevole con gli immigrati», che sarà «vicino agli operai, ma anche agli imprenditori», che sarà «con la famiglia tradizionale, ma anche con quelle omosessuali». «Esempio perfetto: le due marinaie che si sono unite civilmente con tanto di baionette sguainate sono una immagine fortissima, esemplare. Quell’immagine ha tolto di mezzo gli insulti e i rutti fioriti intorno al congresso della famiglia di Verona», ha detto Toti, sottolineando che il suo obiettivo non è fare da stampella a Matteo Salvini.

Obiettivo: chi sta con Salvini «per disperazione»

«Sono molto più ambizioso», ha detto il governatore della Liguria, spiegando che la sua idea è «far ritornare al voto la gente che adesso sta con Salvini (che pure stimo molto) per disperazione. Gli dobbiamo confezionare una nuova opzione di centro, moderata, classicheggiante. Un bel vestito, insomma». E Berlusconi? «Gli voglio bene», ha detto Toti, assicurando che «non mi permetterei mai» di metterlo nel dimenticatoio.

 

 

Commenti

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  • Mario De Anna 8 Aprile 2019

    Mi pare che parti male Toti. La Gente onesta con Salvini per disperazione, era con F.I. Che era ingabbiata. Comunque auguri un 2/3%lo prenderai, ininfluente ma……….