M5s e Lega continuano a suonarsele di santa ragione. Si può governare così?
Una persona normale si chiederebbe quanto può durare la messinscena di governo tra M5s e Lega. Di Maio e Salvini si prendono a pentolate su tutto, non passa giorno senza veline che ci raccontino una verità contro l’altra. Alzi la mano chi pensa che sia serio governare così. E siccome lo sanno anche loro due, prende il dubbio di una commedia inscenata a tavolino. Perché l’insulto è quotidiano.
Per ora imbracciano le parole…
Fino a ieri li abbiamo visto imbracciare le parole – diciamo che non è ancora tempo di mitra… – sull’inchiesta a carico del sottosegretario Siri. I cinque stelle accusano l’esponente della Lega di essere praticamente un corrotto con legami che lambiscono la mafia e ne pretendono la testa. E scusate se è poco. Ovviamente, Salvini se ne frega e lo giudica innocente.
Poi la rissa sul 25 aprile. I grillini pronti a sfilare, anche se non si è ancora capito dove visto che le piazze sono presidiate da Zingaretti e dai centri sociali, il leader della Lega preferisce Corleone.
Scontro su Roma: la testuggine pentastellata che pretende soldi per la Raggi. E Salvini che dice nemmeno per idea.
La famosa dialettica, condita da voci e maledizioni in forma anonima.
Oggi la lite sui migranti e Fazio
Oggi, la serie continua, su altri versanti. Se Salvini parla di 90mila migranti in Italia, le solite fonti M5s gli replicano chiedendogli perché nel “contratto” di governo c’è scritto 500mila rimpatri. Il leghista afferma che da Fazio è pronto ad andare quando il conduttore di Che Tempo che fa si ridurrà il faraonico mensile, e loro, i grillini, gli rispondono sul muso perché non chiede anche a Vespa di rinunciare alle prebende.
Infine la comica. Di Maio e Salvini dicono che governeranno altri quattro anni, Conte assicura che le divergenze si aggiusteranno. L’Italia è attonita. Perché sembra mancare un’alternativa ai due rissaioli di lotta e di governo. A meno che le urne non smentiscano i sondaggi e ridimensionino la maggioranza di governo. Vorremmo capirci di più. Chissà se al Colle ci hanno capito qualcosa.