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Polizia davanti al Museo Luxoro, 13 aprile 2016 a Genova. Furto di quadri nella notte nel museo a Capolungo di Nervi, dove i ladri sono entrati da una finestra con una scala e si sono appropriati di sei tele lasciando le cornici sul posto. ANSA/ LUCA ZENNARO
Polizia davanti al Museo Luxoro, 13 aprile 2016 a Genova. Furto di quadri nella notte nel museo a Capolungo di Nervi, dove i ladri sono entrati da una finestra con una scala e si sono appropriati di sei tele lasciando le cornici sul posto. ANSA/ LUCA ZENNARO

«Mi faccio esplodere»: durante una lite un operaio marocchino minaccia di far saltare tutti in aria

Cronaca - di Redazione - 18 Aprile 2019 alle 10:59

Una lite tra due operai, fa temere il peggio per tutti i presenti: è successo ieri nella tranquilla provincia di Mantova, per l’esattezza a Suzzara, nello stabilimento Iveco locale, dove durante una discussione con un altro dipendente, un marocchino 57enne ha fatto capire di avere indosso una cintura esplosiva e di essere pronto ad azionarla, minacciando far saltare tutti e tutto in aria.

«Mi faccio esplodere»: operaio marocchino minaccia i colleghi

Naturalmente l’uomo è stato denunciato per minacce aggravate: e il sospetto che davvero avrebbe potuto dare seguito a quanto intimato resta. Dalla ricostruzione della vicenda resa, tra gli altri, dal sito de Il Giornale, «il marocchino, a seguito di un litigio con un collega di lavoro, ha fatto intendere di avere addosso una cintura esplosiva e di essere pronto ad innescarla per un attentato terroristico». Fortunatamente la direzione aziendale non prende sottogamba le minacce, anzi, avverte tempestivamente la Digos che, in accordo con la procura di Mantova, interviene immediatamente.

Perquisizioni e provvedimenti dell’azienda per l’operaio marocchino

L’operaio marocchino, fermato, viene perquisito; non solo: viene perquisita l’abitazione provvisoriamente occupata dall’uomo in trasferta, viene perquisita l’abitazione dove l’operaio nordafricano risiede abitualmente, a Treviso; viene scandagliata la situazione da cima a fondo, seguendo il preciso intento di appurare la presenza di armi, di materiale esplosivo, o di elementi utili ad attestare eventuali legami dell’operaio straniero con ambienti del radicalismo islamico.  Non solo: oltre la denuncia, il marocchino è in attesa di conoscere le eventuali disposizioni dell’azienda nei suoi confronti.

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di Redazione - 18 Aprile 2019