Schiaffo 5Stelle: quota 100 costa troppo, tra un anno va tolta. Salvini: ora mi hanno stufato…
Dinanzi alle cifre poco incoraggianti sulla crescita e allo scontento del mondo economico-imprenditoriale, il M5S corre ai ripari cercando di mettere al riparo la sua proposta-bandiera, il reddito di cittadinanza, e lavorando per affossare la quota 100, cioè il fiore all’occhiello del partito di Salvini.
Una mossa che – come sottolinea Il Messaggero – potrebbe davvero far saltare gli equilibri già precari di una maggioranza che ha preso a litigare su tutto. Il vicepremier Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte ne hanno discusso, così come hanno discusso delle strategie economiche da mettere in campo per tacitare l’allarme dell’Europa. Tra queste rientrerebbe dunque lo stop a quota 100 già dal prossimo anno (la misura era triennale).
L’irritazione della Lega
Dinanzi a queste manovre cresce l’irritazione della Lega, costretta a fronteggiare quotidianamente i siluri provenienti dall’alleato pentastellato. Matteo Salvini, secondo un retroscena del Corriere, si sarebbe sfogato così con i suoi: “Non ne posso più dei loro no, dei loro paletti, dei litigi, se l’escalation continua, andare avanti diventa molto complicato”. Sulla stessa linea il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: “Così non si può più andare avanti”. Su quota 100 al Vinitaly di Verona Salvini ha assicurato: “Quota 100 non si ferma, è l’inizio di un percorso perché l’obiettivo è quota 41. Io mi domando come si possa essere contrari al ricambio generazionale, perché quota 100 ha nel suo obiettivo più importante aprire spazi di lavoro stabile per i giovani, quindi mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno contro i giovani che iniziano a lavorare”.
La strategia del M5S
Malumori che non impressionano il M5S, deciso in vista del voto europeo a far valere le sue ragioni identitarie: “La Lega si rassegni, noi non amiamo gli estremisti…”. Intanto, in vista del varo del Def, Di Maio intende intestarsi il rilancio dell’export: a breve volerà negli Emirati Arabi. I pentastellati, anche se non ufficialmente, hanno fatto filtrare la loro replica all’accusa di Salvini a Di Maio di lavorare poco: “Roba da far sorridere – dicono fonti parlamentari M5S – lui si fa i selfie invece di stare al ministero…”.
Continuo a ribadire, questi bibitari e venditori di noccioline americane vogliono far cadere il governo addossando ad altri la loro incapacità; attento Salvini, gli italiani si stanno stancando di tutto questo ambaradan, e non perdere d’occhio la Meloni, è l’unica che ti può dare una mano con capacità e franchezza.