“Sempre nei nostri cuori”: necrologio per Mussolini sui quotidiani. Ma si nasconde che fu ucciso dai partigiani
Come da tradizione anche quest’anno per il 28 aprile, data della morte di Benito Mussolini, Il Giornale di Vicenza pubblica un necrologio con la foto e una frase Sempre nei nostri cuori, con un richiamo al ricordo religioso previsto domani alle 18.30 davanti alla chiesa del cimitero Maggiore di Vicenza, davanti al monumento che i ricorda i profughi istriani e dalmati. Nessuna scelta politica o ideologica, soltanto “il necrologio di una persona morta”, sottolinea all’Adnkronos Luca Ancetti, direttore del Giornale che aggiunge: “Credo che tutte le persone morte, al di là delle colpe che possono avere in vita, sono degne di rispetto”. “La foto, la frase, il richiamo sono state pubblicate nella pagina dei necrologi come tanti altri. Ovvio – osserva – che la foto di Mussolini risalti, come avviene nei libri di storia. Ma nel necrologio non c’è nessun richiamo a quello che la persona è stata in vita. E’ uno spazio a pagamento, come lo è per tutti quelli che lo richiedono. E’ chiaro che – sottolinea – se mi avessero chiesto di pubblicarlo in cronaca ci avrei pensato”. Ma una polemica c’è già stata: secondo il gruppo Lealtà e Azione alcuni giornali veneti avrebbero respinto nel necrologio la dizione “assassinato da mano partigiana”, fatto peraltro ormai storicamente acclarato.
Forse sbaglio, ma mi risulta da letture varie che si’ fu ucciso dai partigiani, ma l’ordine venne da Churcill a causa di quelle lettere tra Hitler, Mussolini e lui. Hitler risulto morto,
rimaneva Il Duce e l’inglese ebbe paura perche’ in quelle lettere c’era la prova di un certo tradimento perpetrato ai danni del popolo inglese. Cosi’ ho letto.
Anche il ricordo ormai fa paura perchè non cancella i responsabili dell’assassinio e dei settant’anni di saccheggio continuo.
…quello che le persone a cui piacciono i dogma tipo combattere il “fascismo”, quando ormai fa solo parte della memoria storica, hanno dimenticato è che tutta l’Italia fu fascista, in un periodo in cui il Fascismo era l’unico rimedio per combattere una crisi devastante. E’ ancora forse troppo presto perché senza deviazioni indotte, la totalità della gente impari ad apprezzare la statura del personaggio politico che è stato Benito Mussolini.