Ti sgozzo e t’ammazzo: il marito egiziano segrega e picchia la moglie italiana. La sua colpa? Perdere un figlio
Un incubo lungo due anni: due anni di violenze e umiliazioni, abusi fisici e maltrattamenti psicologici. due anni di vessazioni e ricatti, con minacce di morte estese anche ai suoi familiari. Tanto e così a lungo ha dovuto subire una 43enne italiana, sposata a un immigrato egiziano più giovane di lei, divenuto presto il suo aguzzino. Quando poi la donna, vittima di un aborto spontaneo ha perso la gravidanza, il marito ha ulteriormente inasprito la situazione: l’uomo, infatti, la riteneva responsabile dell’interruzione di gravidanza rispetto alla quale, la poveretta, non aveva nessuna colpa…
Ha perso spontaneamente una gravidanza: il marito egiziano segrega e picchia la moglie italiana
Ma questo al coniuge egiziano non è interessato minimamente, anzi, come riferisce in un dettagliato servizio il sito de Il Giornale con un video, per l’uomo quella interruzione spontanea della gravidanza è diventata immediatamente lo spunto per infliggere alla moglie altre botte e altre umiliazioni, paura e soggezione, arrivando finanche a minacciarla di morte. «Ti sgozzo, ti ammazzo», le avrebbe ripetuto a più riprese l’uomo, inculcando nella sua vittima timore reverenziale divenuto a ogni ora che passava, a ogni nuova minaccia, puro terrore. E dalle minacce ai fatti il passo è stato breve: l’egiziano ha segregato la donna in casa, permettendole di uscire per andare a lavorare (dovendo la moglie mantenere economicamente entrambi), le ha costantemente spiato con continui controlli cellulare e computer e, soprattutto, l’ha tenuto sotto scacco con ripetute minacce di morte rivolte a lei e ai suoi familiari. Fin quando, denunciato, l’aguzzino è stato allontanato da casa. Ma i segni delle violenze fisiche e dell’abuso psicologico, quelli davvero riusciranno ad essere allontanati dalla mente e dalla memoria emotiva della 43enne italiana vittima troppo a lungo di troppe angherie…