Cellule staminali, il Cnr: l’attività fisica accresce le capacità olfattive
Più allenati e con un naso più fino. A scoprirlo un team tutto italiano, che ha dimostrato come proprio l’attività fisica sia in grado di innescare l’espansione delle cellule staminali nervose adulte capaci, a loro volta, di aumentare la sensibilità olfattiva degli animali. Nel cervello adulto dei mammiferi infatti esistono delle aree in cui si originano nuovi neuroni a partire da staminali neurali. Una di queste è denominata zona sottoventricolare, Svz, e rappresenta la principale fonte di nuovi neuroni del cervello dei topi adulti. Ebbene, uno studio condotto dall’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibcn) ha individuato il processo che porta alla formazione di neuroni olfattivi. La ricerca è stata pubblicata su Molecular Neurobiology. «All’interno della Svz – spiega Stefano Farioli Vecchioli del Cnr-Icbn -, le cellule staminali dormienti vengono attivate da stimoli interni o esterni e cominciano un percorso di espansione e maturazione fino a diventare neuroni maturi che migrano in direzione del bulbo olfattivo, dove partecipano attivamente ai processi olfattivi. Nel nostro laboratorio – aggiunge – abbiamo scoperto che lo spegnimento, tramite ingegneria genetica, del gene anti-proliferativo p21 innesca uno straordinario aumento della risposta delle cellule staminali neurali quiescenti all’azione svolta dall’attività fisica, che favorisce la generazione di nuovi neuroni (proneurogenica). Ciò si traduce in un aumento dell’attivazione e della velocità di proliferazione delle cellule staminali e in un incremento del numero di nuovi neuroni attivi all’interno del bulbo olfattivo».