Ciampino, la candidata a sindaco di FdI: «Vogliono farmi fuori con fotomontaggi hot»

16 Mag 2019 11:11 - di Redazione

E tre: lo scandalo sessuale, presunto, reale o tarocco che sia, sta diventando il leitmotiv di queste ultime settimane di campagna elettorale. Un trend inaugurato con il caso eclatante della Sarti (M5S) e con quello del selfie hot dell’ex Iena Dino Giarrusso, immortalato in uno scatto che lo ritrae in bagno come mamma l’ha fatto e in giro sui social per un pò.

Ballico: vittima di falsari che mi minacciano con fotomontaggi fasulli

Stesso tritacarne, ma tutt’altra caso, invece, quello che ha coinvolto la candidata a sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, finito sotto i riflettori ormai già da almeno due settimane. Una vicenda davvero complessa e articolata che la stessa vittima della macchinazione mediatica adduce a una mano misteriosa dichiarando, come riportato tra gli altri in queste ore dal sito del’Adnkronos: «Io, vittima di falsari che pensano di distruggermi facendo girare fotomontaggi. Io, una donna, violata nella mia privacy e ricattata con scatti tarocchi che mi vedono nuda, voglio ribadire l’intenzione di non fare un mezzo passo indietro. Anzi, di andare dritta alla meta per cercare di raggiungere l’obiettivo e diventare sindaco». Così, all’agenzia giornalistica, Daniela Ballico candidata sindaco a Ciampino per il centrodestra e minacciata ormai da due settimane della pubblicazione di un plico contenente “foto compromettenti” e dei fogli che riportano le presunte conversazioni telefoniche tra Fabrizio Matturro e vari personaggi, politici e non, provenienti dal cellulare rubato a quest’ultimo, coordinatore della campagna elettorale della vittima. «Questo non è un gossip rosa – aggiunge quindi  la Ballico – è un atto intimidatorio normalmente utilizzato dalla mafia e dalla criminalità organizzata per convincere chi non accetta di piegarsi alle loro regole».

Il giallo dei ricatti alla Ballico cominciato con 2 furti in pochi giorni…

Un giallo, quello dei ricatti subìti da Daniela Ballico, iniziato con due furti a distanza di due giorni: il primo il 25 aprile scorso quando a Matturro viene rubato il cellulare, il secondo, tre giorni dopo, il 28, quando alla candidata sindaco viene aperta la macchina e fatto sparire il pc. È tutto documentato con querele presentate ai carabinieri, così come il 13 maggio scorso viene segnalato – stavolta ai poliziotti di Marino – il plico contenente conversazioni e foto “taroccate” e fatto trovare ai diretti interessati sotto la saracinesca del comitato in via Trieste. «Quando ho accettato la candidatura del centrodestra come sindaco di Ciampino, sapevo che non sarebbe stato facile – spiega allora la Ballico – che gli avversari sarebbero stati tanti, agguerriti e pronti al confronto ma mai avrei immaginato, a due settimane dal voto, di dovermi difendere da calunnie e ricatti di stampo mafioso, da furti e sabotaggi». «Tutto inizia il 25 aprile scorso quando Matturro va nella pizzeria a piazza Trento e Trieste per pranzare. Nella sala vede sedute persone a lui conosciute, le uniche, come spiegherà il titolare del locale, presenti quando si accorge di aver perso il cellulare. Qualche giorno dopo – continua la candidata sindaco – io mi accorgo di non aver più il mio pc portatile che in genere tengo nel cofano della mia Fiat Panda. Ho notato il nottolino della portiera lato guidatore forzato e ho denunciato il furto del computer ai carabinieri. Lì c’erano foto mie e di famiglia, oltre a documenti, buste paga, denunce dei redditi».

Ricatti e intimidazioni che la vittima respinge direttamente al mittente

E ancora: «Dieci giorni dopo questi due fatti cominciano a girare strane voci a Ciampino da parte di candidati e non, circa delle rivelazioni bomba che mi avrebbero costretto al ritiro. Successivamente sento esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia – conclude la candidata del centrodestra – che mi dicono che sono stati contattati da qualcuno che gli ha detto dell’esistenza di questo plico e che sarebbe stato meglio convincermi a ritirare la candidatura. Domenica scorsa il plico lo hanno fatto trovare anche sotto la saracinesca del comitato in via Trieste 52, recapitato in contemporanea anche a casa di altre persone. Beh sappiate che io non mi farò mai ricattare né oggi da candidato, né domani da Sindaco» conclude eloquentemente Daniela Ballico.

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