Conte “Peace&Love”: «Rinuncio a 5 fucili e finanzio una borsa di studio sulla pace» (video)
Non solo la parata del 2 giugno dedicata al tema dell’inclusione. Dal governo arriva un’altra spallata alla dignità delle forze armate italiane, stavolta assestata dallo stesso premier Giuseppe Conte, in collaborazione – è ovvio – con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. «La nostra Difesa rinuncia all’acquisto di cinque fucili per sostenere la vostra campagna», ha annunciato Conte nel corso di una sua lezione a Rondine Cittadella della Pace, il progetto pacifista che prende il nome dalla cittadina toscana nel quale opera e che vede tra le sue attività principali lo Studentato Internazionale – World House, aperto a studenti provenienti da luoghi di conflitto.
Lo slancio pacifista di Conte
Condivisibile, dunque, la volontà di sostenere il progetto. Un po’ meno il modo in cui Conte ha scelto di farlo, annunciando un «gesto simbolico» che, più che un segnale a favore della pace, sembra un segnale contro le forze armate. «Rinunciamo all’acquisto di cinque fucili per sostenere le vostre iniziative. Pensate che sia stata una cosa facile? Non è stata una cosa facile», ha spiegato il premier nel corso della sua lezione, chiarendo che «lo abbiamo fatto a bilanci già approvati, a programmazione già avanzata». «L’obiezione della Difesa è stata: ”Eh, ma ci saranno cinque dei nostri senza fucili”. E io ho risposto: va bene, vorrà dire che andranno nelle retrovie a parlare di pace. Ringrazio il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, perché ha compreso subito l’importanza dell’iniziativa», ha quindi aggiunto il premier.
Meloni: «Conte come i “figli dei fiori”»
Di una «vergognosa propaganda anti militarista del Presidente del Consiglio Conte degna dei “figli dei fiori», ha parlato Giorgia Meloni, mentre a svelare che giusto di propaganda si può trattare è stato il giornale online Fanpage, che ha fatto due conti in tasca alla Difesa, valutato i costi e le modalità di acquisto dei fucili, sentito esperti del settore e dei contratti militari e chiarito che «un’operazione di questo genere è, peraltro, quasi impossibile da realizzare». Certo, per Fanpage poi resta «il gesto simbolico». Ma anche lì, di che parliamo se poi prendiamo un passo di distanza dalle banalità del politicamente corretto e, in questo caso, del “Peace&Love”? Quello di Rondine «è solo l’ultimo di una serie di episodi analoghi fatti da questo governo per smantellare e umiliare le nostre Forze armate: dalla censura del video dell’esercito alla prossima parata del 2 giugno dedicata “all’inclusione”», ha avvertito Meloni, che quindi ha rivolto «piena solidarietà di Fratelli d’Italia alle nostre Forze Armate che difendono i confini, la libertà e l’indipendenza della Patria, nonostante gli insulti di chi ci governa».
Vergognosa propaganda anti militarista del Presidente del Consiglio Conte degna dei “figli dei fiori”. Ha annunciato che la Difesa rinuncia all'acquisto di cinque fucili per finanziare una borsa di studio sulla pace, aggiungendo strafottente che i militari rimasti senza armi “andranno nelle retrovie a parlare di pace”. È solo l’ultimo di una serie di episodi analoghi fatti da questo Governo per smantellare e umiliare le nostre Forze Armate: dalla censura del video dell’esercito alla prossima parata del 2 giugno dedicata “all’inclusione”. Piena solidarietà di Fratelli d’Italia alle nostre Forze Armate che difendono i confini, la libertà e l’indipendenza della Patria, nonostante gli insulti di chi ci governa.
Pubblicato da Giorgia Meloni su Sabato 18 maggio 2019