Fusione Fca Renault, Roma avverte Parigi: “Macron non faccia scherzi”
“L’importante è che la presenza dello Stato francese in Renault non venga preso come una scusa per fare scherzi”. Lo ha detto il presidente della commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi a La7 commentando la proposta di Fca per la fusione con Renault. “Abbiamo già visto Macron che, con i cantieri Saint Nazaire, non ha avuto problemi a un utilizzo piuttosto sregolato dello Stato -ha spiegato l’esponente leghista – Staremo molto attenti che un patrimonio storico dell’Italia sarà valorizzato e che non ci sarà nessun problema, se no interverremo”. Borghi ha sottolineato ancora: “Staremo molto attenti. Chiedere una simmetria? Potrebbe essere una idea. Tutto dovrà essere guardato con attenzione.
Fca e Renault, la Borsa ci crede
Anche la Borsa sembra crederci. L’idea di fusione tra Fca e Renault con una società detenuta al 50% dagli azionisti di Fca e al 50% dagli azionisti di Renault piace. Piace la struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti. Piacciono gli oltre 5 miliardi di sinergie annuali. A due ore dall’apertura degli scambi Renault ha guadagnato l’11,91%, Fca l’8,64% dopo aver aperto con il botto (+18,02%). Premiata anche la controllante Exor che segna +5,51%.
Renault: “Guardiamo con interesse alla fusione con Fca”
Sulla possibile fusione paritaria “amichevole” proposta da FCA per il momento il Cda di Renault annuncia, dopo la riunione odierna, di avere deciso “dopo un attento esame, di valutare con interesse le opportunità di una simile combinazione di business” con una attenzione particolare alla situazione produttiva del gruppo Renault e alla “creazione di valore aggiuntivo per l’Alleanza”. Lo comunica il gruppo francese in una nota.
Confindustria: “Un colosso che sarebbe un orgoglio italiano”
Con la fusione tra Fca e Renault si potrà creare «un grande gruppo, che ha una visione europea e mondiale. Faccio un grande in bocca al lupo a Fca e a John Elkann per questa bellissima operazione dal punto di vista strategico». Lo dice il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell’assemblea degli industriali di Varese. «Da tempo – aggiunge – stiamo dicendo che abbiamo bisogno che nascano giganti europei, in questo caso si è andati molto oltre, non sarebbe solo un gigante europeo. Detto questo – spiega – noi non entriamo nel merito delle strategie delle singole imprese, ma mi sembra che la direzione di marcia sia un orgoglio italiano». A chi gli chiedeva se la presenza dello Stato francese in Renault, che ha il 15% circa del capitale della casa automobilistica, non sia un po’ distorsiva, «sì – ammette -, è un po’ distorsiva ma all’interno di un percorso complessivo in cui si crea un colosso europeo e americano che accetti la sfida mondiale. E un elemento che dobbiamo tenere presente in chiave positiva».