I francesi stufi delle false promesse di Macron: scontri a Parigi, idranti e lacrimogeni sui cortei
Ennesima giornata di tensione in Francia, e non è neanche sabato, giornata dei gilet gialli, giunti alla loro 24ma performance: in questo 1° maggio moltissime organizzazioni si sono mobilitate contro il governo di Emmanuel Macron: sindacalisti, studenti, operai, disoccupati, sedicenti ecologisti oltre ai gilet gialli, ma anche black bloc, casseurs ed estremisti vari. Gruppi di manifestanti hanno attaccato la polizia e incendiato auto e cassonetti; la polizia ha reagito con l’utilizzo di gas lacrimogeni e cani addestrati, nonché con il pronto intervento di squadre di agenti, secondo la strategia del nuovo prefetto. Enormi idranti fanno bella mostra di sé, pronti a disperdere la folla.
Proteste contro Macron in tutto il Paese
Manifestazioni e cortei si sono svolti non solo a Parigi ma in tutta la Francia: per il ministero dell’Interno sarebbero state oltre 150 mila le persone scese in piazza, di cui da 20m a 40mila nella capitale. Le forze dell’ordine hanno effettuato migliaia di controlli preventivi e 249 arresti, almeno per ora. Il primo corteo, e le prime tensioni, si sono svolte a place de l’Italie in direzione di Montparnasse, dove i gilet gialli si sono uniti al corteo dei sindacati. Altre proteste ci sono state a Bordeaux (6400 persone), Lione (6200), Marsiglia (5500) e Nantes (3500), mentre sono attese manifestazioni anche a Tolosa, Montpellier, Strasburgo, Grenoble, Lille, Rennes o Nancy. A Caen, la prefettura del Calvados ha proibito tutte le manifestazioni, tranne quella organizzata da diversi sindacati. In questa data si ricorda anche l’inizio del cosiddetto “affaire Benalla”, dal nome dell’ex responsabile del servizio d’ordine dell’Eliseo, accusato di aver picchiato brutalmente un manifestante in Place de la Contrescarpe, a Parigi. Molti manifestanti oggi hanno indossato una maschera raffigurante Benalla.
La Cgt denuncia la repressione di Macron
Insomma, in Francia le scene di guerriglia urbana stanno diventano abituali. Come riferisce l’agenzia Ansa, a Besancon, nell’est del Paese, da una manifestazione si sono staccati circa 200 gilet gialli che – secondo la radio France Info – hanno tentato di fare irruzione nel commissariato principale della città, ma sono stati respinti. Durissimo il comunicato di Philippe Martinez, segretario generale del poente sindacato Cgt, in cui denuncia “le violenze in corso a Parigi” dove c’è stata “una repressione inaudita e senza discernimento” in seguito “alle violenze di alcuni. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti”. Per la Cgt si tratta di una situazione “scandalosa e mai vista prima, inammissibile nella nostra democrazia”.