Lucia Annunziata sotto accusa. Troppa faziosità nella sua trasmissione domenicale
Speriamo che sia gratis. Il pluralismo in Rai adesso è stato affidato – ma non lo sapeva nessuno – ad “un gruppo di lavoro aziendale”. Lo hanno fatto sapere il presidente Foa e l’amministratore delegato Salini alla commissione di vigilanza sul servizio pubblico. Ed è al “lavoro” dal 25 marzo scorso per “monitorare la programmazione e le trasmissioni radiotelevisive alfine di verificare la concreta e uniforme osservanza della normativa in materia elettorale”.
Di grazia, ci fate sapere quanti minuti al giorno lavorano questi signori? Se hanno mai dato uno sguardo alle delizie domenicali di Lucia Annunziata? Se casualmente si sono imbattuti proprio domenica scorsa nel processo della compagna conduttrice a Giorgia Meloni che ha respinto ogni insinuazione solo perché è brava? Il “monitoraggio” prevede anche che cosa succede se chi ha un programma in mano esprime opinioni personali per contrastare faziosamente le posizioni di chi ospita?
Nessuno controlla il controllore
Lo show personale dell’Annunziata è arrivato ieri in commissione di vigilanza, grazie al lavoro dell’on. Federico Mollicone, che però non intende fermarsi lì.
Ma anche lo stesso vertice della nomenclatura di viale Mazzini è chiamato a rispondere. Perché le firme in calce al documento inviato alla vigilanza Rai, non sono di due passanti: Foa e Salini parlano di un oggetto misterioso quale il “gruppo di lavoro” e bisogna sapere che cosa fa, chi lo compone, quali sono stati i risultati e le osservazioni. Altrimenti sono le solite chiacchiere per giustificare la permanenza del canone.
Il processo alla Meloni
La notizia è che è stato istituito un organismo di controllo. Ma non si sa se controlla alcunché. Perché nessuno controlla il controllore. Sembra un gioco di parole ma è l’essenza della democrazia. Altrimenti diventa anarchia dove ognuno fa quello che gli pare. Ma non con i soldi dei cittadini.
“Ho denunciato in ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza Rai la violazione della par condicio da parte di Lucia Annunziata durante l’ospitata di Giorgia Meloni. Presenterò un quesito scritto a cui la Rai dovrà rispondere e non solo: per noi è stata una conduzione indecente e faziosa, in palese contrasto con la neutralità che i conduttori dovrebbero mantenere in periodo elettorale”. Alle parole di Mollicone dovrà seguire la precisa risposta dell’azienda.
Che non potrà certo riguardare una sola puntata, anche se già sufficiente a mostrare il livello di faziosità della conduttrice. Ma basterà esaminare già l’ultimo trimestre di “Mezz’ora in più” per verificare direttamente la sfacciata partigianeria di una trasmissione ad uso e consumo della sinistra. E dalla Rai del cambiamento ci si aspetta ben altro che una noiosa continuità con quella del passato.
Di solito dovrebbe funzionare così. La vigilanza Rai detta le regole e il servizio pubblico si adegua. Se non accade scattano richiami, diffide, sanzioni. Ed è sotto gli occhi di tutti lo sconcertante andamento dei programmi di informazione. Anzi, disinformazione a spese del cittadino contribuente. Basta.
Solo voglio dire,che era evidente la conduzione mal intensionata della Sra, Lucia Annunciata, con totale mancanza di rispetto, hai confronti di Giorgia Melone, che,con rispetto e inteligenza, rispondeva alle assurde domande di questa sra. ………!!!
Cosa pretendete dai comunisti o simil rossi? Andrebbe licenziata.
Che la amnunziata è faziosa non è da adesso
La RAI è un tumore comunista in piena metastasi, va estirpato, tutte le trasmissioni sono ad uso e consumo del PD e dei cialtroni sinistri di tutte le tendenze………………e noi li manteniamo con il canone rapinato in bolletta.
1) Abolire per sempre il canone RAI. Se tassa di possesso è, va solo allo Stato non alla RAI.
2) Chi non è di sinistra o comunista deve sabotare e rifiutare d’andare alle varie trasmissioni, lasciateli sbrodolare le loro scemenze tra di loro, alla fine gli spettatori si stuferanno delle loro idee balenghe ed incontinenti.
3) limitare i programmi solo all’informazione e al vero ed equanime servizio pubblico, la pubblicità raccoglierà risorse a sufficienza.
Chissa’ cosa direbbero i sfaccendati della sinistra che manipolano la RAI come il fabio fazio e tutta la banda bassotti che sventolano con orgoglio la bandiera della falce e martello, se tutta l’Italia, dico tutta l’Italia non pagasse il ladresco canone alla Rai? Chissa’ quanti svenimenti e ricorsi in cassazione, proteste, sfilate incolpando chiaramente il fascismo. Ci sarebbe da ridere.
E’ da tempo immemorabile che la RAI è un potente veicolo di propaganda politica. Ed il modo in cui i propri giornalisti conducono le trasmissioni sono un’offesa al codice deontologico dell’intera categoria. Basti ricordare la celebre intervista di Gianni Minoli a Berlusconi, che si vide costretto ad abbandonare li studio, vista l’inutilità della sua stessa presenza. Ma nessuno ha mai mosso un dito: anzi, oggi riemerge dai flutti lo stanco ed abusato refrain del conflitto di interessi, solo perché Mediaset non e’ omologata al pensiero sinistrosso , pur garantendo molta più pluralità di quanta non se ne sia mai vista in RAI. Io avanzerei una controproposta, nel senso che, dopo tanto predominio del pensiero rosso, sarebbe bene fare piazza pulita e dare spazio alla voce dell’altrui pensiero: non mi accontento della pluralità . D’ altra parte l’Italia è il solo Paese in cui chi vince, non riesce a piazzare le proprie pedine nemmeno nei pubblici servizi.
Pretendere che L.Annunziata possa essere equanime ed imparziale sarebbe come pretendere che un Vegano faccia una lezione sulla necessitò del consumo di carne bovina nella alimentazione. Qualcuno l’ha assunta in RAI. Ora ci godiamo vita natural durante la sua faziosità e la sua propaganda politica per la Sinistra!!!!!
I dipendenti di ogni istituzione, associazione e tanto altro, quando si prendono troppe libertà di pensiero, devono essere richiamati al loro dovere.