Mughini contro Lerner: difendo Evola e Almirante, ciò che ha scritto Gad è una porcata…

21 Mag 2019 16:19 - di Redazione

Sciabolate (letterario-giornalistiche s’intende) tra Giampiero Mughini e Gad Lerner: teatro dello scontro il sito Dagospia, dove il dibattito prende vita con un fiammeggiante botta e risposta.

Cosa aveva scritto Gad Lerner

Gad Lerner per il Venerdì di Repubblica aveva parlato di una serie di giornalisti che nel 1938, l’anno delle famigerate leggi razziali, avevano martellato l’opinione pubblica facendo credere alla pericolosità del “nemico etnico”. I loro nomi, scrive Lerner, “sono tuttora evocati con ammirazione dall’intellighenzia filogovernativa: Telesio Interlandi, Giovanni Preziosi, Giorgio Almirante, Julius Evola…“. Poi Lerner va avanti, concludendo il suo pezzo con un paragone tra i nomi citati e i giornalisti che attualmente sarebbero i “difensori della razza italiana”. Ecco il passaggio dell’articolo di Lerner: “Ebbene, lasciatemelo dire, infine: i vari Paolo Del Debbio, Giuseppe Cruciani, Mario Giordano, Maurizio Belpietro, Vittorio Feltri più altri epigoni minori, non sono forse i Telesio Interlandi, Giovanni Preziosi, Giorgio Almirante, Julius Evola, ovvero i difensori della razza dell’Italia di oggi? Un applauso alla loro temerarietà, tanto i posteri non gliene chiederanno mai conto”.

Mughini: una porcata intellettuale

Contro il ragionamento di Lerner e contro i suoi arditi paragoni si scaglia un furibondo Giampiero Mughini che si dice “allibito da tali porcate intellettuali degne di un semianalfabeta”. E continua: “Ancora ancora si possono giustificare dei ragazzi della scuola media che tentano una comparazione tra le orride leggi razziali del 1938 e il decreto sulla sicurezza del 2019 targato Matteo Salvini. Sono dei ragazzi per l’appunto, inevitabilmente inclini alla semplificazione intellettuale, ancora ignari dell’arte dell’interpretazione storico-politica che sta all’opposto dell’enunciazione di parte. Ma che un presunto intellettuale faccia degli elenchi talmente sfacciati e idioti, lascia di stucco”. Mughini contesta quindi il paragone tra Evola e Preziosi: “Quanto agli energumeni degli anni Trenta, già è uno sbraco mettere assieme Preziosi e Evola. Preziosi era un farabutto intellettuale, uno dei pochi antisemiti calzati e vestiti del nostro Novecento, e del resto le sue colpe le ha pagate buttandosi giù dal balcone assieme alla moglie. Evola è tutt’altro personaggio, a cominciare dalla sua cruciale esperienza di pittore dadaista. Da saggista ha scritto alcuni libri di gran calibro, che in Italia gli pubblicava un editore adamantino quale Vanni Scheiwiller. Il suo “Metafisica del sesso” è un testo che non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca personale degna di questo nome”.

Mughini contesta anche la citazione di Almirante nella lista degli “energumeni” antisemiti di Lerner: “Quanto a Giorgio Almirante non c’entra nulla con tutto questo. Era un ragazzotto che debuttò nel quotidiano di Interlandi dove gli era accanto il mio carissimo Antonello Trombadori, futura medaglia d’argento al valor militare della Resistenza. L’Almirante del dopoguerra, quello che conta, è un tutt’altro personaggio”. Come si fa infine a fare una lista così sciagurata e sciatta, accostando Del Debbio a Cruciani e Preziosi a Feltri?

La replica di Lerner: tu hai scritto la biografia encomiastica di Interlandi…

Controreplica di Lerner, che rinfaccia a Mughini la sua biografia di Telesio Interlandi, fondatore de “La Difesa della razza”: “Mi auguro – scrive Lerner a Mughini – che ristampandola per Marsilio tu abbia approfondito i tratti cruciali del suo spregevole razzismo, che francamente mi parevano diluiti nel profilo encomiastico da te tracciato”. Per concludere poi che certo la levatura intellettuale dei difensori della razza degli anni Trenta non è comparabile a quella dei giornalisti attuali da lui citati, “ma ti assicuro – insiste – che se andassi a riprendere certi titoli di prima pagina o certe invettive radiofoniche e televisive in cui si sono dilettati negli ultimi anni i direttori da me citati, la somiglianza con i testi de “La difesa della razza” apparirebbero anche a te notevoli”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Giuseppe Forconi 23 Maggio 2019

    Gad Lerner, ci sono ancora molti posti disponibili nei vari gironi dell’inferno, si appresti prima che chiudono.

  • Leo Grellede 22 Maggio 2019

    Magari, provate a vedere questo ottimo filmato a Gad il rosso. Prima che lo tolgano da Youtube. Cosa fa Israele sull’informazione in USA (immaginiamo in Europa). Appena pubblicato
    https://www.youtube.com/watch?v=qhLDkJW4PsE

  • fabio dominicini 22 Maggio 2019

    E’ cosa indegna che un Gad Lerner appaia in TV !!

  • Mauro Collavini 22 Maggio 2019

    Avete rotto le scatole con sto razzismo. Gli italiani non sono un popolo razzista, ma neanche un popolo di scemi come Gad Lerner vorrebbe, e potremmo ricordare le brutalità che commettono gli israeliani ai palestinesi, le violenze commesse ai campi di Schabra e schatila (Spero di aver scritto correttamente) etc. Quello che sta facendo Salvini è quello che la maggioranza degli italiani gli chiede di fare, siamo stanchi di clandestini, siamo stanchi di rom, l’Italia è il paese più bello del mondo, la nostra libertà ce la siamo guadagnata e non vogliamo assolutamente scambiarla con usanze e religioni medioevali. Pertanto invece di aumentare i problemi del popolo italiano cercate di aiutare queste popolazioni nei loro stati, e finitela di rompere i coglioni.