
Ora scoppia il caso degli 80 euro: levata di scudi del Pd. La Boschi “azzanna” il ministro Tria
Adesso scoppia il caso degli 80 euro. Quando furono introdotti tutti la criticarono come una elemosina, compresi esponenti dello stesso Pd di Renzi, ora si va sugli scudi per difenderli. Gli 80 euro di Renzi “tecnicamente sono stati una decisione sbagliata, un provvedimento fatto male: risultano come spesa e non come prelievo. Con una riforma fiscale verranno riassorbiti”, ha detto oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervistato ad Agorà su Raitre. È bastata questa dichiarazione per scatenare il Pd contro il governo: ”Il ministro Tria sostiene che gli 80 euro a 10 milioni di lavoratori sotto i 1400 euro al mese di stipendio si possono cancellare per fare la Flat tax a vantaggio dei ricchi. Si preparano a togliere ai redditi medio-bassi per avvantaggiare i redditi alti: è il governo dei Robin Hood al contrario”. Così il deputato del Pd Maurizio Martina in un post su Facebook. Particolarmente velenosa la Boschi, che degli 80 euro fu strenua sostenitrice: “Il ministro Tria dice che elimineranno gli 80 euro perché è un provvedimento fatto male. Tolgono soldi a 10mln di italiani che da 5 anni sono stati aiutati dal governo Renzi. Ministro, la cosa fatta male non sono gli 80euro, ma è il governo di cui fa parte lei”, scrive su twitter Maria Elena Boschi. Ettore Rosato va oltre: ”Ecco che pensa il ministro Tria degli 80 euro per 10 milioni di lavoratori introdotti dal governo Renzi nel 2014. Sbagliati. È così che definisce la più grande redistribuzione salariale mai fatta in Italia. La verità è che non trovano soldi per i loro provvedimenti spot e così incassano togliendo a chi già ha. Come hanno fatto per la finta quota 100, che ha mandato in pensione pochi lavoratori bloccando adeguamenti Istat a chi già era pensionato e creando un enorme debito per chi in pensione ci deve ancora andare. Dei veri cialtroni”, scrive appunto su Facebook il vice presidente della Camera Rosato, del Pd. Anche il capogruppo Pd al Senato Marcucci insorge: “La banda del buco che sta al governo si appresa a mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Andrea Marcucci non risparmia critiche al governo dopo le parole del ministro dell’Economia Tria sugli 80 euro (“un provvedimento fatto male”). Parole poi approfondite dal Mef, che ha spiegato che il ministro “non ha mai parlato di taglio degli 80” ma di un “riassorbimento” della misura in una riforma fiscale. Ma “il cosidetto riassorbimento degli 80 euro preannunciato dal ministro Tria questo vuol dire – sottolinea il presidente dei senatori del Pd -: mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Marcucci, con nettezza, spiega: “Per costruire una legge di Bilancio insostenibile, la maggioranza toglie a 10 milioni di famiglie circa 920 euro all’anno per finanziare due misure bonsai: il reddito di cittadinanza e la flat tax”. Il capogruppo del Pd al Senato non ha dubbi: “Aspettiamoci tante altre tasse e aumenti: è all’opera un governo di pasticcioni, ma ben incollati alle loro sedie”.
Parlare in Italia di riduzione delle tasse, flag tax ecc………è una vera presa in giro del cittadino, da sempre si spende in deficit e a babbo morto. Dal 1861 (unità Regno d’Italia) nessuna tassa è mai stata ridotta o abolita, al massimo è stata cambiata la denominazione o la platea dei contribuenti rapinati; un esempio di scuola: i bolli sui fissati bollati e sui C/c, erano stati riassorbiti nella tassa fissa annuale, adesso sono tornati in vigore come una patrimoniale mascherata del 0,009 per cento sulle giacenze liquide e su quelle dei dossier………..è un’infamia assoluta, perchè colpiscono anche i titoli che rendono poco o nulla ed erodono di quasi l’1% il capitale degli investimenti dei risparmiatori. Stato semper ladrone!
questa ancora campa ma se mettesse a fare l’attrice che sarà calcolata molto di +. VAI A ZAPPARE LA TERRA tu sei ricca sfondata preoccupati dei tuoi soldi che hai in banche svizzere.