Pamela, giustizia è fatta: ergastolo per la belva Oseghale
Innocent Oseghale è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro. La giuria in camera di consiglio ha impiegato meno di cinque ore per arrivare alla sentenza. Il presidente della Corte ha pronunciato la sentenza d’ergastolo contro il nigeriano accusato di avere ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro in un appartamento di Macerata. Oseghale è stato condannato anche 18 mesi d’isolamento. Il 30enne spacciatore nigeriano è stato condannato per omicidio, occultamento di cadavere – mentre la violenza sessuale è stata assorbita dalle aggravanti – per la morte della diciottenne romana, il cui cadavere fatto a pezzi fu trovato in due trolley sul ciglio della strada a Pollenza il 31 gennaio 2018.
Alla lettura della sentenza della Corte d’assise di Macerata che ha condannato all’ergastolo Innocent Oseghale, tra il pubblico dei parenti e degli amici della ragazza è partito un applauso. Il presidente della Corte ha subito richiamato al silenzio i presenti per proseguire la lettura del dispositivo. I genitori di Pamela si sono abbracciati.
La mamma di Pamela: “Ora tocca ai complici”
Alessandra Verni, la mamma di Pamela, è tuttavia convinta che ci siano altri responsabili:, rilancia: “Fuori uno, adesso tocca a tutti gli altri. Non credo che Oseghale abbia fatto tutto da solo, siamo convinti che ci siano altre colpevolezze da accertare.
«Oseghale ha strumentalizzato Pamela come un giocattolo» ha detto il procuratore Giovanni Giorgio nella sua replica, davanti alla Corte di Assise di Macerata poco prima della sentenza. «Si era ripresa ma era in stato confusionale dovuto alla droga – ha aggiunto – lui frettolosamente ha soddisfatto le sue voglie sessuali inducendola a un rapporto sessuale non protetto».