Quando la politica fa schifo. In giunta col Pd in Puglia e alle urne con la Lega
Quando la politica fa davvero schifo. Assessore con la giunta Pd di Emiliano in Puglia ed elettore della Lega. Il trionfo del trasformismo ha il volto di Leonardo Di Gioia, che alla regione si occupa di Agricoltura e nelle domeniche libere vota per Salvini.
In tutto questo, la faccia tosta di Nicola Zingaretti – il solito “saponetta” – che sfugge alle domande. E risponde solamente che lui non impone gli assessori al governatore del Pd, anche se votano Lega.
Ma questa storia sta indispettendo molti, soprattutto alla vigilia del voto europeo, e così si sono creati un altro problema. Con sei consiglieri della regione Puglia che hanno vergato un comunicato durissimo. Eccolo: “L’assessore Di Gioia deve dimettersi o essere revocato, perché chi gode del nostro appoggio può scegliere di votare chi vuole, fuorché persone candidate in partiti che vogliono ammazzare i cittadini del Sud in nome dell’autonomia del Nord”. E la morale: “Noi non abbiamo una doppia verità, una per il popolo e una per i dirigenti”.
I sei sono Fabiano Amati, Sergio Blasi, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia del Pd, Napoleone Cera dei Popolari, e Gianni Liviano del Gruppo Misto. E in fondo non hanno tutti i torti, visto che tra le tante cose che prima o poi dovevano succedere nella bizzarra politica italiana capita anche questo.
Una vicenda incredibile
Ma si può stare in una giunta regionale del Pd e votare per il “nemico” Lega? Di Gioia non fa mistero di sostenere il leghista Casanova alle europee. Oggettivamente il problema di un comportamento non esattamente coerente si pone. I salviniani rideranno pure sotto i baffi ma per chiunque è una vicenda davvero incredibile.
I consiglieri del centrosinistra fanno capire che andranno giù con l’accetta: “C’è il chiaro tentativo di trascinare la questione sino al 26 maggio – proseguono i consiglieri – nella speranza di fargli perdere ogni attualità. Sia chiaro, per noi non sarà così”. “Di Gioia – sottolineano – sta portando acqua al mulino di un partito che con l’autonomia del Nord vuole togliere alla Puglia 282 milioni all’anno pensando solo all’Iva sanitaria”. E aggiungono che non bisogna “dimenticare il grande danno già inflitto alle regioni meridionali con il trasferimento delle centrali idroelettriche alle regioni del Nord”.
Zingaretti saponetta…
“Come si fa – evidenziano – a fingere che tutto questo non esista e a tollerare, invece, contributi elettorali alla causa della Lega, che è ormai diventata la fabbrica delle paure per lucrare voti?”. “Per questo – sottolineano – non possiamo restare in silenzio né pensare, come sostenuto da Zingaretti, che l’assessore abbia un problema con i cittadini e non con il Pd”. E dire che fino a un po’ di tempo fa era Emiliano ad accusa il redivivo Vendola di voler consegnare la Puglia a Salvini…