Sangiuliano come Antoine: diffida al tg2 perchè dà notizie senza chiedere permesso
“Se sei buono ti tirano le pietre . Sei cattivo e ti tirano le pietre . Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, tu sempre pietre in faccia prenderai”. Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, come Antoine. Ormai gli attribuiscono tutto.
Persino l’Autorità garante della comunicazione ha preso carta e penna per diffidare il Tg2. Ovviamente, tutti a chiederci che cosa avesse combinato. Quale partito avesse favorito. Quale personaggio avvantaggiato. Niente di tutto questo.
La terza guerra mondiale
Due servizi pericolosissimi. Uno, in cui si dava notizia delle dichiarazioni bellicose di Mario Monti, per il quale in caso di vittoria dei sovranità alle europee, scoppierà la terza guerra mondiale. Semmai, sarebbe dovuta intervenire la neuro, e non l’Agcom, per portarsi via il senatore a vita a cui non sono state sufficienti le sue prodezze di governo.
Poi, l’altro servizio in cui si vedevano vari leader mondiali con i fucili in mano, dalla Regina Elisabetta a Kennedy. Embè, tutto qui? Se un senatore a vita spara grosso, non si deve darne notizia?
Contento il Pd. E pure Forza Italia…
Davvero difficile capire come si debba fare informazione in questo paese e soprattutto a chi bisogna chiedere il permesso di informare i cittadini. Di fronte ad una censura come quella partita da Agcom, dovrebbero essere l’Ordine dei Giornalisti e il sindacato a denunciare quel che sta accadendo contro il Tg2. Ma non lo faranno, perché è già partito l’ordine. Il Pd non tollera neppure che l’azienda prenda le difese del direttore. Perché per loro, qualunque cosa riguardi Gennaro Sangiuliano va utilizzata per fare propaganda politica. E quello che stupisce è che al coro piddino si associ anche l’azzurro Giorgio Mulè, che è arrivato a lamentarsi del trattamento ricevuto in tempi di par condicio. Roba da pazzi: basta consultare i dati dell’osservatorio di Pavia. E che si approfitti della decisione Agcom contro il Tg2 è davvero intelligenza col nemico.