“Spese pazze”, il leghista Rixi lancia la bomba: «Di Maio fa pressioni sulle procure»
Dei 5 stelle me ne infischio. Il viceministro leghista Edoardo Rixi a muso duro contro i grillini. Altro stress nel governo. Dopo Armando Siri, il nuovo fronte di guerra politico-giudiziaria tra M5s e Lega è lui , a processo per le “spese pazze” dei consiglieri della Regione Liguria. Il 30 maggio arriverà la sentenza, ma Luigi Di Maio minaccia già di “dimissionarlo”, come va dicendo in tutte le interviste, cavalcando l’onda giustizialista. Risponde accusando, Rixi: «La mia sentenza è prevista per il 30 maggio. C’era bisogno di buttarla in campagna elettorale cinque giorni fa? Io non posso concepire i processi a priori, la verità è che si fanno pressioni sulle procure per ottenere condanne. E se sono i membri del governo ad uscirsene con dichiarazioni che non creano la serenità nei giudizi…».
Rissa sul caso Rixi
Duro sfogo al Corsera di Edoardo Rixi, viceministro leghista alle Infrastrutture, coinvolto nel processo “spese pazze” dei consiglieri regionali liguri. L’esponente del Carroccio replica alle accuse dei Cinque stelle e di Di Maio sulla sua vicenda giudiziaria e a chi gli chiede di dimettersi replica: «Sono io che non so se ho voglia di stare ancora in questo governo… Io faccio quello che mi dice Matteo Salvini, non Luigi Di Maio. Quel che pensano i 5 Stelle non m’interessa».
«I cinquestelle mi preoccupano»
A preoccuparlo ci sono le questioni politiche: «L’impostazione dei 5 Stelle preoccupa. Nel dl Crescita ci sono passaggi che potrebbero comportare la chiusura dell’Ilva, abbiamo sfiorato la chiusura del tunnel del Gran Sasso, e io di ponti crollati ne ho già avuto uno a Genova… I dragaggi dei porti vanno fatti, ma la commissione al Senato presieduta da loro ha dato parere negativo. L’agenzia per il monitoraggio delle ferrovie e delle autostrade (Ansfisa) non si sa quando sarà attiva. E questo mi preoccupa».