30 anni fa l’atroce repressione comunista a Tienanmen. FdI: «Quel silenzio assordante…»
«Trent’anni fa si consumava a Pechino, in piazza Tienanmen, l’atroce e sanguinosa repressione della rivolta degli studenti cinesi contro la dittatura comunista. Un silenzio assordante da parte del mondo libero avvolge tuttora quell’infamia». È quanto scrive sulla sua bacheca Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. «Non si parla dei morti innocenti, dei ragazzi schiacciati sotto i carri armati nel 1989, ma nemmeno dei campi di lavoro forzato, delle circa 10mila condanne a morte eseguite ogni anno, della tortura, dello sfruttamento del lavoro minorile e femminile, dell’assenza di diritti sociali e sindacali, di uno Stato liberticida che ignora totalmente i diritti umani. La Cina viene al contrario accolta con tutti gli onori dall’Occidente nel salotto buono del libero mercato». Rampelli conclude: «Chi cade per la libertà non muore mai, rimane scolpito nella memoria dei popoli».