AAA Cercasi assessore donna: il sindaco indice un “concorso” per la quota rosa

25 Giu 2019 15:14 - di Vincenzo Cimino

Amministrative sui generis e risvolti da sciogliersi al Tar per alcune amministrazioni comunali molisane. Iniziamo da Monteroduni, ultimo centro al confine con la provincia di Caserta, dove il sindaco uscente Custode Russo è stato rieletto per la terza volta con la sua civica “Progetto paese”, per un solo voto (696 a 695) contro lo sfidante Nicola Altobelli. Il problema, però, è che il numero degli elettori della sez. 2 non coincide col totale proprio per 1 votante, tanto che nella notte stessa sono stati allertati sia la Digos che i carabinieri ed è stata sporta una denuncia contro ignoti, nella quel si contestano gravi irregolarità.

Il pasticcio del voto in più

A detta dei ricorrenti, vi è il caso di un militare in servizio, al quale è stato concesso di votare sia alle comunali (errando) che alle europee. Di conseguenza, seppur avvenuta la proclamazione, si attendono le pronunce del ministero degli Interni, previa verifica della prefettura di Isernia, e l’esito del ricorso al Tar. Ancora più singolare ciò che si è verificato a Cercemaggiore, questa volta vicino Campobasso, dove il neo sindaco Gino Mascia ha dovuto addirittura diramare un avviso pubblico nel quale cerca almeno una donna per la giunta. Una conseguenza di una legge lacunosa, che non prevede nei comuni inferiori l’obbligo della quota rosa nelle liste, a differenza dello statuto dell’ente che ne vieta l’assenza.

Il “bando” per trovare l’assessore donna

Per accedere al “concorso” bisognerà essere residenti a Cercemaggiore, avere un diploma o un titolo di studio superiore, possedere valide esperienze professionali, non essere mai state candidate in contrapposizione con la lista che ha vinto le elezioni ed essere in «totale accordo e sintonia» con le politiche del sindaco. Al termine della selezione sarà richiesto all’interessata di sottoscrivere il programma della maggioranza. Le candidature corredate di curriculum vanno inviate al Comune entro mezzogiorno di domani. La selezione sarà fatta «direttamente e unicamente» dal primo cittadino con eventuale colloquio. Per ora l’esecutivo risulta di 4 uomini, ma è già pronto un ricorso al Tar se perdurasse l’assenza del gentil sesso in esecutivo.

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