Anziane sole in casa immobilizzate con violenza e rapinate anche delle fedi nuziali
L’atto più infame che possiamo immaginare, approfittarsi di anziani soli ultranovantenni per ingannarli e derubarli con violenza. Questa volta gli investigatori dell’Arma hanno preso l’autore di tre violente rapine ad anziane ultranovantenni, sorprese in casa, immobilizzate e derubate di soldi e preziosi. Con questa accusa Angelo D’Amico, 22 anni, originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), è stato arrestato dai carabinieri a Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, dove si era rifugiato dopo i colpi.
Anziane immobilizzate con la forza
L’uomo è ritenuto responsabile di due rapine ai danni di una 89enne e di un’altra con successivo tentativo di estorsione nei confronti di una signora di 92 anni. Entrambe le vittime vivevano da sole in casa. Le indagini, scattate lo scorso marzo e andate avanti sino a maggio, hanno permesso di fare luce sui tre violenti episodi. I primi due episodi sono avvenuti lo scorso marzo a un giorno di distanza l’uno dall’altro. Insieme ad altri complici, tuttora ricercati, il giovane bussò alla porta della pensionata e, quando la vittima aprì, la immobilizzò. Mentre D’Amico stringeva una mano sulla bocca della 89enne per impedirle di chiedere aiuto e le sfilava con forza la fede nunziale, gli altri complici iniziarono a rovistare nell’appartamento, portando via preziosi e 250 euro. La signora decise di non chiamare i soccorsi, ma il giorno successivo i tre rapinatori si intrufolarono nuovamente in casa, questa volta rompendo il vetro di una porta finestra. Dopo aver portato via altri 450 euro si diedero alla fuga.
22enne arrestato
Questa volta, però, la donna presentò denuncia e le indagini consentirono di risalire al 22enne e di scoprire che il giovane era riuscito a mettere a segno un’altra violenta rapina sempre ai danni di un’anziana, questa volta di 92 anni. Dopo essere entrato in casa per consegnare alla vittima della merce, il giovane infilò una busta di plastica sulla testa della pensionata e la trascinò in camera, scaraventandola sul letto e mettendole un cuscino sul volto per impedirle di urlare. Dopo aver arraffato circa 3mila euro e gioielli, le ordinò di consegnare nel pomeriggio 10mila euro. Solo la lucidità della pensionata che disse che a breve sarebbe arrivato il medico con cui aveva un appuntamento convinse il giovane ad allontanarsi. Le indagini hanno permesso di rintracciare il 22enne in provincia di Enna, dove dopo l’ultima rapina aveva cercato rifugio. Le indagini proseguono per identificare i complici.