Bergoglio in Romania incappa negli orrori rossi: beatificati 7 martiri del comunismo

2 Giu 2019 11:32 - di Laura Ferrari

Durante la sua visita apostolica in Romania, papa Giovanni Paolo II non esitò a rammentare ai cattolici di tale nazione la necessità di ricordare i martiri del XX secolo, uccisi dal comunismo, che si sarebbero sicuramente poi rivelati “seme di nuovi cristiani”.

Oggi Papa Bergoglio, a Blaj, ha ripercorso le dichiarazioni del suo predecessore, nella cerimonia di beatificazione di sette vescovi greco-cattolici martirizzati sotto il regime comunista.  Questa mattina, dopo essersi congedato dalla Nunziatura Apostolica, il Papa si è trasferito in auto all’Aeroporto di Bucarest da dove è partito per Sibiu. Al suo arrivo all’aeroporto di Sibiu il Papa è stato  accolto dal sindaco, dal presidente della Regione e dal Prefetto. Quindi in auto è arrivato a Blaj. Al suo arrivo a Blaj il Papa è stato accolto dal cardinale Lucian Muresan, arcivescovo Maggiore di Fagaras si Alba Iulia, dal sindaco, dal presidente della Regione e dal Prefetto.

Chi sono i 7 martiri del comunismo

Quindi il trasferimento in papamobile al Campo della Libertà dove ha presieduto la Divina Liturgia con la Beatificazione di sette Vescovi Martiri greco-cattolici: mons. Iuliu Hossu. Emblematico il martirio di monsignor Vasile Aftenie. Mutilato e con la barba strappata, fu rinchiuso nel carcere di Vacaresti, ove si spense il 10 maggio 1950. Fu seppellito nel cimitero cattolico di Belu con rito religioso officiato da un prete romano-cattolico. mons. Ioan Balan, mons. Valeriu Traian Frentiu, mons. Ioan Suciu, mons. Tit Liviu Chinezu e mons. Alexandru Rusu.

Commenti

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  • Claudia Pittol 2 Giugno 2019

    Ma questo papa una parola per gli anziani scippato o derubati dai rom, per gli abusi nelle case di riposo, per la gente che ha pagato tasse per una vita e ora non arriva a fine mese ce l’ha una parola? O solo immigrati e rom?