Bimba massacrata a Milano. «Scimmia», «la odio»: tutte le frasi dei genitori nordafricani
Da fare accapponare la pelle. «La scimmia è un grosso problema per noi, ora che stai con lei in ospedale capirai cosa provavo io quando stavo con lei tutti i giorni in casa. Le abbiamo rotto il braccio ma dovevamo fare di più. La odio, è lei la causa dei nostri problemi». «allora la uccido». Parole che non sembrano pronunciate da essere umano sono invece quelle di una madre e di un padre. Frasi allucinanti che si fatica a credere vere se non fossero il resoconto di un’intercettazione telefonica tra i due genitori egiziani (si fatica achiamarli genitori) arrestati a Milano dopo essere stati indagati per maltrattamenti continuati alla figlia di tre anni.
Il padre: «Allora la uccido»
È la madre che soprannominava la figlia «scimmia» e aveva manifestato più volte nelle chiamate telefoniche con il marito, i maltrattamenti messi in atto contro la figlia. I due sono stati arrestati dopo aver progettato una fuga per l’Egitto acquistando biglietti aerei di sola andata con gli altri quattro figli minori, dall’aeroporto di Milano Malpensa. «La scimmia è un problema», diceva la madre carnefice. «Allora la uccido», risponde il padre nell’intercettazione. E’ così che l’uomo egiziano risponde alla moglie riferendosi alle lamentele della donna che parla male della bimba ricoverata in ospedale. Intercettazione resa nota dalla polizia in conferenza stampa a Milano. Da tutte le conversazioni tra i due è emerso uno scenario di maltrattamenti terrificanti e di incuria messi in atto contro la piccola innocente.