Bimbe violentate a Viterbo, così l’immigrato ha aggredito le piccole vittime
Hanno 11 e 13 anni le due bambine che hanno subito “approcci sessuali avanzati” da parte di un pakistano di 29 anni. L’uomo, dipendente del settore agricolo, regolare sul territorio nazionale, è stato arrestato a Viterbo dagli agenti della squadra mobile con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Lo ha affermato Gian Fabrizio Moschino, capo della squadra mobile di Viterbo, durante la conferenza stampa in Questura.
Le due ragazzine, una italiana e l’altra originaria di un paese dell’Unione europea, sono state avvicinate dal pakistano nel centro storico di Viterbo, una mentre tornava a casa da scuola e l’altra nell’androne del palazzo dove abita. Il capo della squadra mobile di Viterbo Gian Fabrizio Moschino ha spiegato che le due bambine hanno urlato e si sono divincolate liberandosi della presa del pakistano attirando l’attenzione dei genitori e di altre persone.
Moschino ha detto inoltre che le indagini oltre ad essere effettuate con l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dove sono avvenute le molestie, hanno avuto un notevole apporto dai racconti, in audizione protetta, delle sue piccole vittime. Racconti dettagliati su fisionomia e abbigliamento dell’aggressore tanto che il cerchio si è chiuso con l’individuazione, il riconoscimento da parte delle bambine del loro aggressore e infine con l’arresto dello stesso.
Soddisfazione per l’arresto del 29enne è stata espressa dal questore di Viterbo, Massimo Macera. «Volevo esternare la mia soddisfazione e congratularmi con gli agenti per il lavoro svolto e per aver catturato è assicurato alla giustizia una persona che ha commesso un crimine così meschino», ha detto durante la conferenza stampa in questura. «C’era bisogno di una risposta così efficiente ed immediata in questo momento», ha concluso.