“Brigate rosso sangue”: la nuova graphic novel di Ferrogallico è dedicata a Mazzola e Giralucci
Tutto ebbe inizio a Padova, il 17 giugno 1974. Fu allora, con l’assassinio dei missini Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, che le Br fecero il loro ingresso di sangue sulla scena italiana. Li freddarono con un’irruzione all’interno della federazione provinciale del Msi. A questa vicenda e alla memoria delle due vittime è dedicata la graphic novel Brigate rosso sangue. Mazzola e Giralucci, il primo omicidio delle Br, edita da Ferrogallico. L’albo, sceneggiato da Fabio Ragno e illustrato da Francesco Bisaro, è la terza uscita della collana “Anni ’70”, dopo i fumetti dedicati alla storia di Sergio Ramelli e del Rogo di Primavalle.
La graphic novel sarà presentata a Padova e al Senato
Il volume sarà presentato a ridosso dell’anniversario del duplice omicidio, il 45esimo, in due occasioni dal forte valore simbolico: la prima sarà un incontro a Padova (il 14 giugno alle 18.30) nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, la sede del Comune; la seconda a Roma (il 19 giugno alle 16), nella sala stampa del Senato. A Padova, insieme all’autore, interverranno il senatore Andrea Ostellari, il consigliere comunale Davide Meneghini, il curatore Mario Bortoluzzi, l’editore Marco Carucci e l’avvocato Marcello Vinci. A Roma con Ragno, Ostellari, Bortoluzzi e Carucci, ci saranno anche Ignazio La Russa e Piero Mazzola, figlio di Giuseppe.
Un fumetto per ricordare e riflettere
«Volontariamente e colpevolmente, la classe politica e gli organi di informazione si disinteressarono» dell’omicidio di Mazzola e Giralucci, si legge nella presentazione del fumetto, nel quale viene ricordato che «delle Brigate rosse, in quanto gruppo di sinistra, si negò addirittura l’esistenza». «Prima furono detti “fascisti”, poi “sedicenti”, poi “compagni che sbagliano”… ci vollero decine di morti perché divenisse chiara la matrice dell’odio assassino comunista incarnato dalle Br», ricorda ancora Ferrogallico, che con questa graphic novel restituisce al lettore «il clima cupo e violento degli anni Settanta». Brigate rosso sangue. Mazzola e Giralucci, il primo omicidio delle Br, è – viene spiegato ancora – «un fumetto per ricordare, per riflettere sull’assurdità di un odio ideologico assassino». Un’operazione che Ferrogallico sta portando avanti da tempo, ma che continua a scontrarsi con le resistenze di chi su quell’odio ideologico non sembra affatto intenzionato a voler riflettere e, anzi, appare del tutto orientato a volerlo perpetuare. Tanto nell’attualità, quanto nel ricordo, come dimostrano le feroci polemiche con cui certo antifascismo ha tentato di censurare e boicottare il fumetto su Ramelli e quello su Norma Cossetto, pubblicato nella collana “Europa”.