Cambiamenti – Roma
12 Giu 2019 0:01 - di Redazione
Cambiamenti
Viale Furio Camillo, 66/68 – 00181 Roma
Tel. 342/7000732
Sito Internet:
Tipologia: ristorante
Prezzo: 35€ menù degustazione
Giorno di chiusura: Lunedì
OFFERTA
Un buon indirizzo in una zona avara di locali degni di nota, che si fa notare per la creatività in cucina e la qualità delle materie prime. Il menù è legato esclusivamente alla stagionalità dei prodotti con pochi piatti ben realizzati anche se in alcuni casi non sempre perfettamente equilibrati. La nostra cena è iniziata con un appetizer composto da una delicata spuma di fiordilatte e chips di grano arso e origano affiancato dal gustoso cestino di pane fatto in casa e da un piattino di ardesia su cui viene servito del sale di Cervia e dell’olio bio siciliano. Tra gli antipasti, gradevole e fresca la zuppetta realizzata con asparagi, cipolla rossa e silene in foglie con uova poché di quaglia che però aggiungevano poco al piatto. Passando ai primi, entrambi ottimi piatti ma perfettibili, abbiamo trovato gustosi e avvolgenti gli spaghettoni integrali conditi con una buona salsa di rucola con caciocavallo a scaglie e olive itrane in cui queste ultime, però, non riuscivano ad emergere. Altrettanto ben realizzato il risotto all’ortica con zafferano ed elicriso con la spezia appena percettibile. Si migliora nettamente con i secondi: molto buoni sia il diaframma di fassona, cotto a regola d’arte, con rabarbaro, mandorle e origano, che il nasello, morbido e succoso, racchiuso in una saporita crosta e adagiato su una salsa allo yogurt. La carta dei vini presenta una selezione di poche etichette, soprattutto del Centro Italia, di buona qualità e dai ricarichi onesti.
Un buon indirizzo in una zona avara di locali degni di nota, che si fa notare per la creatività in cucina e la qualità delle materie prime. Il menù è legato esclusivamente alla stagionalità dei prodotti con pochi piatti ben realizzati anche se in alcuni casi non sempre perfettamente equilibrati. La nostra cena è iniziata con un appetizer composto da una delicata spuma di fiordilatte e chips di grano arso e origano affiancato dal gustoso cestino di pane fatto in casa e da un piattino di ardesia su cui viene servito del sale di Cervia e dell’olio bio siciliano. Tra gli antipasti, gradevole e fresca la zuppetta realizzata con asparagi, cipolla rossa e silene in foglie con uova poché di quaglia che però aggiungevano poco al piatto. Passando ai primi, entrambi ottimi piatti ma perfettibili, abbiamo trovato gustosi e avvolgenti gli spaghettoni integrali conditi con una buona salsa di rucola con caciocavallo a scaglie e olive itrane in cui queste ultime, però, non riuscivano ad emergere. Altrettanto ben realizzato il risotto all’ortica con zafferano ed elicriso con la spezia appena percettibile. Si migliora nettamente con i secondi: molto buoni sia il diaframma di fassona, cotto a regola d’arte, con rabarbaro, mandorle e origano, che il nasello, morbido e succoso, racchiuso in una saporita crosta e adagiato su una salsa allo yogurt. La carta dei vini presenta una selezione di poche etichette, soprattutto del Centro Italia, di buona qualità e dai ricarichi onesti.
AMBIENTE
Un’unica sala arredata in modo semplice, moderna ma fredda e ancora impersonale. Fornito di pochi coperti, presenta una mise en place di contemporanea eleganza.
SERVIZIO
Solerte e simpatico mette subito a proprio agio tramite il racconto della filosofia del locale e dei piatti che vengono presentati; unica pecca la lentezza a volte eccessiva dell’uscita delle preparazioni dalla cucina.
Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –