Caos procure, il Quirinale “non ci sta”: «Sul Colle non c’è nessuna talpa»
Il caos procure lambisce persino il Quirinale. Sul Colle più alto, infatti – stando almeno quello che riferiscono, tra mille cautele, alcune ricostruzioni giornalistiche -, si anniderebbe una “talpa” che avrebbe rivelato a Luca Palamara, il membro del Csm indagato dalla procura di Perugia, che c’era un trojan nel suo cellulare. Del trojan sapeva – per averlo saputo direttamente da Palamara – anche il deputato Pd Cosimo Ferri, ma questi non ne aveva parlato con nessuno. Almeno così ha detto ha assicurato il pm indagato durante il suo interrogatorio a Perugia, il 31 maggio scorso.
Il consigliere giuridico di Mattarella smentisce di aver informato del trojan Palamara
A ricostruire la circostanza è il Fatto Quotidiano che riferisce come in quello stesso interrogatorio, sarebbe venuto fuori «in un contesto fumoso» il nome di Stefano Erbani, magistrato e consigliere giuridico di Sergio Mattarella. Sarebbe lui la “talpa”. Ma la circostanza è smentita con forza dallo stesso Erbani: «Non ho mai divulgato nessuna notizia a nessuno sulle indagini riguardanti Luca Palamara. Non sapevo nulla e non rientra nei miei compiti informarmi delle inchieste. Attendo di verificare se effettivamente vi sia traccia di simili affermazioni nelle carte del procedimento. Sono pronto a rivalermi in ogni sede contro chi affermi cose simili». Smentita avvalorata anche dai legali di Palamara che assicurano che il loro assistito «non ha mai fatto riferimento al Quirinale».
Protesta di FdI: «Basta lottizzare Procure»
Comunque sia, se non come sede del Palazzo presidenziale, Roma resta l’epicentro del caos che scuote da giorni la magistratura italiana per via della sua Procura, la più importante d’Italia. Tutto origina da lì e dalle manovre per sostituire l’attuale procuratore capo Giuseppe Pignatone. Manovre, secondo quanto scrive la Verità, ordite dall’ex-ministro (indagato) Luca Lotti per allontanare da Firenze Giuseppe Creazzo, il magistrato che indagava sulla famiglia Renzi. Intanto, proprio in queste ore i parlamentari di Fratelli d’Italia stanno dando vita ad un flash mob davanti al Senato per protestare contro il caos procure. Nel corso della manifestazione, si legge in un comunicato, «saranno illustrate le proposte di FdI per porre fine allo strapotere delle correnti nel Csm».