Carola, la Germania ci minaccia: «Dall’Italia ci aspettiamo una diversa gestione del caso»

30 Giu 2019 17:48 - di Tito Flavi

La Germania si sta mobilitando per la capitana della Sea Watch Carola Rackete . “Chi salva vite non può essere  criminalizzato'”. Dopo il ministro degli Esteri, Heiko Mas, scende in campo anche il  presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier criticando l’arresto della Rackete. In un’intervista alla  televisione pubblica Zd,  Steinmeier ha riconosciuto che esiste in Italia una legge che può determinare quando una nave può attraccare nei suoi  porti, ma ha poi aggiunto che “l’Italia non è un paese qualsiasi, è un Paese al  centro dell’Unione Europea e per questo possiamo aspettarci che un Paese come l’Italia gestisca il caso in maniera diversa”. È una dichiarazione che ha il classico tono dell’avvertimento. Tenuto  conto anche del fatto che l’Italia ha ingaggiato con la Ue -in cui la Germania ha un peso determinante- una delicata partita per evitare la procedura d’infrazione sui conti pubblici. Anche i media tedeschi  hanno trasformato Carola in una sorta di eroina nazionale. I presentatori  televisivi Jan Böhmermann e Klaas Heufer-Umlauf hanno lanciato una  raccolta sui social media di soldi per sostenere le spese legali della capitana.  È stato già raccolto mezzo milione di euro. “Con questi ultimi avvenimenti, questa politica inumana, spietata e senza scrupoli ha  raggiunto il punto più basso”, ha dichiarato Böhmermann nell’ennesimo attacco al governo italiano.

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