Carola, la Germania ci minaccia: «Dall’Italia ci aspettiamo una diversa gestione del caso»
La Germania si sta mobilitando per la capitana della Sea Watch Carola Rackete . “Chi salva vite non può essere criminalizzato'”. Dopo il ministro degli Esteri, Heiko Mas, scende in campo anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier criticando l’arresto della Rackete. In un’intervista alla televisione pubblica Zd, Steinmeier ha riconosciuto che esiste in Italia una legge che può determinare quando una nave può attraccare nei suoi porti, ma ha poi aggiunto che “l’Italia non è un paese qualsiasi, è un Paese al centro dell’Unione Europea e per questo possiamo aspettarci che un Paese come l’Italia gestisca il caso in maniera diversa”. È una dichiarazione che ha il classico tono dell’avvertimento. Tenuto conto anche del fatto che l’Italia ha ingaggiato con la Ue -in cui la Germania ha un peso determinante- una delicata partita per evitare la procedura d’infrazione sui conti pubblici. Anche i media tedeschi hanno trasformato Carola in una sorta di eroina nazionale. I presentatori televisivi Jan Böhmermann e Klaas Heufer-Umlauf hanno lanciato una raccolta sui social media di soldi per sostenere le spese legali della capitana. È stato già raccolto mezzo milione di euro. “Con questi ultimi avvenimenti, questa politica inumana, spietata e senza scrupoli ha raggiunto il punto più basso”, ha dichiarato Böhmermann nell’ennesimo attacco al governo italiano.