Caso delle sorelle Napoli, Salvini invia gli ispettori a Mezzojuso. Il sindaco: nulla da nascondere

1 Giu 2019 16:07 - di Redazione

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di inviare degli ispettori antimafia al comune di Mezzojuso, neanche tremila abitanti, in provincia di Palermo. Il Comune sarebbe da tempo sotto i riflettori del Viminale ma a fornire un’accelerazione alla decisione sarebbe stata la trasmissione di Massimo Giletti in diretta proprio dal comune siciliano sul caso delle sorelle Napoli e in cui il sindaco avrebbe ammesso di aver partecipato ai funerali di un boss mafioso.

“Non ne so nulla e qui non è arrivato nessuno ma sarò ben lieto di aprire le porte, anzi spalancarle, agli ispettori del ministero dell’Interno così finalmente vedranno che io non ho nessun rapporto o connivenza con la mafia”. Così il sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina commenta con l’Adnkronos la notizia dell’invio di ispettori del Viminale al comune siciliano. Una decisione che sarebbe stata accelerata dalla trasmissione di Massimo Giletti in cui il conduttore ha incalzato il sindaco sulla sua partecipazione, nel 2006, ai funerali del boss mafioso don Cola. “Non ho partecipato a quei funerali – dice Giardina – anzi ieri ho inviato una lettera al ministro Salvini proprio per smentire questo fatto. Io partecipo a tutti i funerali quindi quando, dopo due ore di tortura, Giletti ha affermato che ci fossi stato, preso dalla confusione, non l’ho smentito. Poi però ho controllato e quel giorno non ero neanche a Mezzojuso”. “Non ho nulla da nascondere – ribadisce il primo cittadino – l’unico neo che possono trovare sul mio conto è aver partecipato al funerale di Totò Napoli, il papà delle signorine (le sorelle Napoli che da anni denunciano di subite minacce e intimidazioni di stampo mafioso, ndr) ma allora non sapevo chi fosse. L’ho scoperto solo dopo leggendo l’informativa dei Ros”.

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