Taurianova, l’ultima “furbata” Pd: così il capogruppo si scriveva lettere minatorie…

23 Giu 2019 18:55 - di Redazione

Tutto è partito dal controllo degli atti processuali di un’inchiesta giudiziaria che vede a giudizio, per un ordigno contro l’auto dell’attuale sindaco di Taurianova, Fabio Scionti, l’ex-assessore Francesco Sposato, in carcere perché coinvolto nell’operazione antimafia denominata “Terramara-Closed” del dicembre 2017.

Controllando gli atti processuali, i legali di Sposato avrebbero scoperto che il capogruppo Pd si sarebbe inviato lettere minatorie per cercare di tenere in piedi la sua maggioranza consiliare in piena crisi politica.

Venerdì scorso il gup di Reggio Calabria ha rinviato a giudizio Sposato accogliendo la richiesta dalla Procura antimafia reggina.

Oggi la sorpresa: dall’esame della documentazione di indagine visionata dagli avvocati Guido Contestabile e Mariarosa Crucitti, poi finita nella memoria difensiva, emergerebbe che Giuseppe Falleti detto “Pino”, ex-capogruppo Pd, si sarebbe inviato delle lettere minatorie per tenere in piedi la maggioranza consiliare che stava scricchiolando.

All’epoca dei fatti, Falleti era il capogruppo del Pd nell’assemblea cittadina.

a marzo e settembre 2017 denunciò ai carabinieri di avere ricevuto minacce in due missive anonime.

In una di queste due lettere minatorie veniva minacciato anche il sindaco Fabio Scionti che, tuttavia, risulta totalmente estraneo a questa vicenda.

L’ex-capogruppo Pd di Taurianova, Falleti non risulterebbe indagato, almeno ufficialmente, ma restano le prove raccolte dalla polizia giudiziaria in fase di indagine sul suo presunto coinvolgimento nell’invio delle lettere minatorie a se stesso e al sindaco  di Taurianova, Scionti.

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